Sono determinate, impertinenti e a volte fragili: ecco le donne che ci aspettano al cinema nel 2019, o almeno nei primi sei mesi del nuovo anno. Da Brie Larson in versione Captain Marvel a Renée Zellweger che presta la voce a Judi Garland
di Alessandra De Tommasi
Dopo il #metoo e Time’s Up, Hollywood si prepara ad accogliere una nuova era del cinema. Al femminile? Difficile dirlo per ora, ma di certo la sete di uguaglianza emersa negli ultimi tempi ha portato un cambiamento che già comincia a farsi sentire nelle tematiche dei film in arrivo nei prossimi mesi. Lo ha anticipato la 41° edizione delle Giornate professionali di cinema di Sorrento e promette bene, anzi benissimo. Il motivo? La varietà: tra i titoli del 2019, o almeno del primo semestre, non ci sono tendenze assolute. Spicca l’originalità dei progetti, assieme allo straordinario talento individuale o di gruppo.
La sensibilità femminile trova sempre più spazio anche dietro la macchina da presa, come dimostra con grinta e determinazione l’ex modella britannica, oggi controversa regista, Lorna Tucker: ha presentato al Global Health Film Festival l’ultimo documentario (ancora inedito in Italia), Amà, sulle pratiche di sterilizzazione forzata dei nativi americani, in atto da oltre sessant’anni. Nel frattempo arriva anche in Italia il suo ritratto dalle tinte forti Westwood: Punk, Icon, Activist, il primo vero omaggio alla vita – e non solo allo stile – della regina delle passerelle Vivienne.
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