come sprecare il denaro pubblico
di SilviaTerribili
Italia dei Valori – Olanda
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Io credo che stiamo perdendo il senso della realtà.
Mi chiedo se quel milione di persone che leggono i giornali riguardo all’emendamento in finanziaria sul tetto ai compensi per i dipendenti della RAI abbiano riflettuto solo un attimo sull’aberrazione che stiamo vivendo consenzienti in Italia.
Non abbiamo soldi per costruire e gestire scuole, ospedali, carceri, linee ferroviarie, assistere gli anziani, tutelare l’ambiente e la sicurezza dei cittadini, costruire pannelli solari, miniturbine eoliche e mareomotrici che ci darebbero energia pulita, e tante altre opere di pubblica utilità e sprechiamo 274.000 euro all’anno per un conduttore televisivo o un giornalista.
Non solo, ci chiedono di fare uno sforzino per potergliene dare ancora di più.
Trasecolo a dir poco.
Una maestra in Italia si e no riesce a strappare 1800 euro al mese, all’anno fa 21.600. Alcuni dipendenti, artisti o consulenti della TV di stato ne prendono 22.833 al mese e non gli bastano.
Ci tengo a dire che sono fortemente contraria all’eliminazione del tetto di 274.000 euro all’anno per i dipendenti della RAI perché credo che una maestra o una badante svolga un lavoro molto più utile socialmente di un conduttore televisivo. Se dipendesse da me abbasserei ulteriormente il tetto.
Su questo punto sono moralista e fondamentalista, non lo nego anzi me ne vanto.
Se gli artisti non si accontentano di guadagnare in un mese quello che una maestra guadagna in un anno, possono tranquillamente andare da Berlusconi a farsi pagare di più. Sono certa che troveremo decine di migliaia di candidati alternativi altrettanto bravi e sicuramente meno venali degli artisti milionari che abbiamo adesso.
Vogliamo cominciare a fare finalmente talent scouting ? Andare a vedere le audizioni nei teatri di periferia dove nascono i nuovi attori ? Vogliamo trovare dei giovani giornalisti che per uno stipendio di 2000 euro al mese producano documentari e reportage di ottima qualità?
Dobbiamo pretendere che la TV pubblica segua questa logica e questa strategia e sia sganciata dal meccanismo distorto e fallimentare dal punto di vista della qualità della concessione di pubblicità sulla base dell’Auditel.
Se Benigni e Fiorello preferiscono fare i giullari di corte per Berlusconi per guadagnare qualche decina di migliaia di euro in più, direi di spalancargli la porta. Chissà che non si riesca finalmente ad avere più spazio per tanti bravi attori e giornalisti dimenticati dal business.
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