5 NUOVE PROPOSTE A ESAME CAMERA E SENATO BIANCHI (UDC): SPERO PARLAMENTO AFFRONTI TEMA PRIMA DI REFERENDUM

(ANSA) – ROMA, 10 NOV – Sono cinque le nuove proposte di legge sulla fecondazione assistita attualmente all’esame di Camera e Senato, tutte ”tese a modificare” punti della legge approvata nel febbraio scorso ”che nel tempo potrebbero rappresentare un problema”. Lo ha detto oggi a Roma la relatrice della legge 40 sulla procreazione assistita, Dorina Bianchi, nel convegno organizzato dalla Federazione italiana Donne arti, professioni e affari (Fidapa). ”La legge – ha aggiunto – va discussa seriamente e semmai riformulata, ma non va sottoposta a referendum”. In questo caso, ha osservato ”si rischia di fare scelte superficiali”. La via indicata dalla relatrice della legge e’ quindi la discussione in Parlamento delle proposte di legge finora presentate, due al Senato da parte di Forza Italia, una alla Camera sempre da Forza Italia e due alle quali stanno lavorando Udc e Margherita. ”Non sono d’accordo con il referendum – ha osservato Dorina Bianchi – e spero che il Parlamento sia in grado di affrontare il problema prima del referendum”. Non si tratta, ha detto ancora, di ”una difesa incondizionata e acritica della legge”, ma di garantire comunque delle regole in una materia molto delicata. Quella approvata nel febbraio scorso, ha rilevato, ”e’ la prima legge su questa materia in Italia, forse non e’ la migliore legge possibile ma e’ necessaria perche’ va a riempire un pericoloso vuoto normativo” che nel passato ha dato spazio a interventi-limite come ”figli nati dopo la morte dei genitori, mamme-nonne, uteri in affitto, commercio di embrioni, bambini nati da fecondazione eterologa disconosciuti dal padre legittimo e che non potranno mai conoscere il padre biologico”. Favorevole, invece, a modificare il testo della legge relativo alla diagnosi pre-impianto per le coppie portatrici di malattie genetiche ma non sterili: ”nessuno – ha detto – voleva negare l’accesso a coppie portatrici di malattie genetiche”. Quanto alla diagnosi pre-impianto per le coppie infertili, ”la legge non la vieta – ha precisato Dorina Bianchi – e, dietro richiesta della coppia, e’ possibile accedere a questo intervento”