Roma, 19 ott. (Labitalia) – Sarà Mosca la sede dei festeggiamenti del World Pasta Day 2016, che si celebra il 25 ottobre, a rappresentare un mercato in crescita e ricordare l’importanza di questo Paese nella storia della pasta. Perché il mito della pasta è nato nell’Ottocento anche grazie al pregiato grano russo, che i pastai italiani di Napoli, Gragnano, Torre Annunziata e Imperia si facevano spedire via nave dal Mar Nero. E la Russia è anche il quinto paese produttore (oltre 1 milione di tonnellate e circa 150 aziende produttrici di pasta).
La diffusione della pasta in Russia, del resto, è sorprendente. Ipo – International Pasta Organisation rivela che nel 2015 ne sono state mangiate 1.106.000 tonnellate, per un consumo pro capite di 7,8 kg annui. Secondo uno studio di RomirMonitoring, ormai la consuma il 94% della popolazione, con una forte preferenza (79%) per quella di grano duro. Tra i formati, vincono gli spaghetti, i preferiti da 6 russi su 10 (63%), davanti a riccioli (37%), spirali (35%) e tubetti (31%).
E proprio al fascino della cucina italiana si deve lo sprint dei consumi di pasta in Russia negli ultimi 15 anni. L’amore per l’Italia e la nostra tradizione gastronomica, scoperta dai sempre più numerosi russi in viaggio (d’affari e di piacere) nel nostro Paese, ha trainato l’apertura di numerosi ristoranti italiani tra Mosca e San Pietroburgo, dove la pasta ‘all’italiana’ ha contribuito ad orientare la domanda e a educare il consumatore locale.
Ma c’è ancora molto da fare per un prodotto che risente, in Russia, di una forte stagionalità (i consumi si concentrano soprattutto in estate) e che può capitare di trovarsi proposto come contorno.
Una prima occasione per fare cultura di prodotto arriverà il 25 ottobre, quando Ipo e Aidepi, in partnership con l’Italian Trade Agency di Mosca, riuniranno all’ombra del Cremlino oltre 200 tra pastai di tutto il mondo, rappresentanti della filiera, opinion leader scientifici, economici, media e blogger, per celebrare la pasta e i pregi nutrizionali di questo alimento sano e naturale, consumato ormai in tutti i continenti e accessibile a tutte le categorie sociali.
Con l’incontro ai fornelli tra il top chef russo Vladimir Mukhin e il nostro Davide Scabin (che ha rilanciato la cottura ecologica della pasta in pentola a pressione), che racconteranno le potenzialità e le declinazioni della pasta nella cucina russa. E lo chef italiano a Mosca Valentino Bontempi preparerà per tutti una versione rivisitata delle pennette alla vodka.
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