Care ragazze, cari ragazzi,
molti di voi mi hanno scritto subito dopo l’appello a Ciampi che a firma di Tina Lagostena, Rita Capponi, Wanda Montanelli; insieme al Comitato di pressione per le leggi paritarie, e ad altre diecimila persone, chiedeva al Presidente della Repubblica che fossero previste, nella nuova legge elettorale, norme di garanzia a tutela dell’art. 3 e 51 della nostra Costituzione.
Il Presidente, nella sua lettera di risposta, ha spiegato di non aver riscontrato, dopo un accurato esame del testo della riforma elettorale, vizi palesi di incostituzionalità che giustificassero il rinvio alle Camere con la richiesta di una nuova deliberazione. Ha quindi proceduto alla promulgazione della legge, ed ha aggiunto, nel testo di risposta, che la Costituzione pone quest’obbligo a carico del legislatore; augurandosi che lo stesso proceda con sollecitudine alla promozione delle Pari Opportunità.
Il testo della lettera è pubblicato a fondo pagina e il punto della situazione si farà lunedì mattina, 30 gennaio, a GR Parlamento, il programma di Marina Pivetta, dove si parlerà anche della nostra iniziativa di questi giorni sul quotidiano La Repubblica.
C’è però da rilevare che mentre noi ci impegnamo per cercare di promuovere le pari opportunità attraverso la sensibilizzazione dei responsabili del nostro partito e la divulgazione delle idee delle donne anche al di fuori di esso; mentre noi siamo impegnate in tutto questo, veniamo a sapere che, nella stesura delle liste, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, come a voler ancora una volta prendersi gioco delle donne, propone di candidare Loredana Lecciso, contro cui non abbiamo nulla come persona, ma certamente una simile proposta copre ancora una volta di ridicolo il desolante panorama politico, e rappresenta uno schiaffo morale su tutte quelle persone che, anche in F.I. lavorano, in buona fede, per migliorare la società e non possono essere confuse con lo squallido mondo di nani, lazzi, e ballerine, che la tv ogni giorno ci rappresenta, e che, credo per burla, Berlusconi introduca nella contesa elettorale; fingendo di mettere in pratica norme di garanzia che sarebbe suo dovere rispettare.
Nell’ultima ANSA pubblicata ho fatto rilevare che la ricerca EURISPES divulgata di recente, dimostra come la maggioranza degli Italiani vuole che sia dato più spazio alle donne in politica. Gli elettori, che poi sono in maggioranza donne, premieranno quei partiti che candideranno donne capaci e significative. Persone che rappresentano e promuovono valori veri e sono in grado di adoperarsi per dare soluzioni a tante ormai inprocrastinabili esigenze dei cittadini italiani: risposte sul lavoro, la sanità pubblica, la dignità esistenziale dei pensionati, la modifica del welfare, il riassetto della scuola pubblica, l’apertura di asili nido, le scelte sulle energie alternative, il diritto ad avere una giustizia in tempi brevi, la moralizzazione della pubblica amministrazione, l’accoglienza sociale per i soggetti deboli che hanno bisogno di essere guidati nelle scelte esistenziali.
Con il presidente Antonio Di Pietro ho già parlato dei Centri di equilibrio sociale che ritengo possano costituire nel futuro, se avremo fortuna, degli importanti punti di riferimento morale, logistico e geografico per tanta gente che necessita di aiuto. Dovranno essere istituiti in parte con le quote che tutti gli eletti hanno l’obbligo di versare al partito una volta che si assicurano un alto appannaggio mensile, in parte con l’impiego di persone attraverso il sistema delle assunzioni con il Servizio civile.
Le questioni di Pari opportunità e di Par condicio, nella concessione di visibilità e spazi per tutti, sono maggiormente dibattute il questa fase pre-elettorale, ma sono temi che si dovrebbe sempre affrontare per indignarsi dell’uso squallido che si fa della televisione pubblica dove esiste una sorta di gara tra programmatori per portare sempre più verso il basso il livello e la qualità dell’offerta in questa tv generalista che non tiene conto né delle vere emergenze, né della enorme portata di potenzialità culturale, d’arte e di spettacolo, trascurata e sottovaluta dai palinsesti.
In conclusione di questa mia lettera chiarificatrice, intendo rammentare che la questione delle donne e delle pari opportunità sembrava essere stata ben impostata durante i lavori della primavera scorsa nella Fabbrica del Programma di Prodi, a Bologna. Da tante donne in gamba: da Pia Locatelli a Barbara Pollastrini, da Luciana Sbarbati a Carla Mazzuca, Rosy Bindi, e Laura Cima; ed anche da me che insieme a loro ed a voi mi batto per il raggiungimento dei nostri obiettivi, che sono legati al nostro programma per governare in quanto Italia dei Valori, ma anche alla legittima promozione delle pari opportunità.
Mi batto, per un interesse del Partito, che riguarda la promozione all’esterno, del nostro simbolo, delle nostre persone. Emersione e promozione che può aumentare con la prova di aver operato scelte d’apertura a soluzioni democratiche, noi nell’IdV. Scelte che sicuramente pagano ed hanno un ritorno in tema di risposte elettorali, quando sono connesse alla promozione culturale, che introduce e fa permanere in agenda setting, a giusto titolo a lungo; per meriti di alta democraticità e lungimiranza sociale. Per essere noi persone di qualità.
Per questo non dobbiamo demordere sull’intento di ottenere pari opportunità; anche se distanza di quasi un anno da quei lavori che citavo molte prospettive sembrano essere sfumate. Abbiamo reagito alla stagnazione della mancata approvazione delle leggi paritarie. Abbiamo, per promuovere le nostre idee, acquistato a pagamento una pagina di pubblicità sul quotidiano “La Repubblica”.
Più che mai attive, rimbocchiamoci le maniche e lottiamo oggi, adesso. Ognuna di voi deve e può farlo nella propria zona di appartenenza. Scrivetemi. Se volete un sostegno o un parere chiamatemi. Proponetevi nelle candidature. Parlate con i referenti dei comitati elettorali. Fatemi sapere che cosa vi rispondono. Ditemi che cosa vi aspettate dal futuro.
Anche se le mail sono moltissime, risponderò a tutte e a tutti.
A presto.
Wanda Montanelli
[email protected]
cell. 3334345653
Lettera di risposta del Presidente
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