(ANSA) – CITTA’ DEL VATICANO, 20 AGO – ”Bisogna salvare la vita anche se e’ frutto di violenza”. E’ quanto dice il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, in una intervista rilasciata alla Radio Vaticana a margine del Meeting di Rimini, commentando la svolta di Amnesty International che ha inserito tra i diritti umani l’aborto in caso di stupro. ”Non si possono aggiungere ad omicidi altri omicidi – afferma il card. Bertone -, l’uccisione di altre persone. Anche se sono persone in fieri, sono persone, sono soggetti umani, con tutta la loro dignita’ di esseri umani”. Ribadendo il ”netto rifiuto da parte di uomini e donne di Chiesa” rispetto alla posizione assunta da Amnesty International, il segretario di Stato aggiunge comunque che ”bisogna certamente lottare contro la violenza sulle donne, contro questa forma disumana di violenza che e’ lo stupro e lottare tutti, e difendere la dignita’ delle donne, di qualsiasi donna”. ”Ricordo le grandi encicliche – prosegue -, i grandi messaggi, i documenti della Chiesa sulla dignita’ delle donne. Vorrei citare un bel documento che e’ passato sotto silenzio, il documento della Congregazione per la Dottrina della fede, firmato dal cardinale Ratzinger e dal sottoscritto: ‘La collaborazione dell’uomo e della donna nella Chiesa e nella societa””. ”Bisogna salvare la vita, anche se e’ frutto di una violenza – ribadisce Bertone -. Non si puo’ eliminare la vita come tale, anche se e’ frutto di una violenza”.

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