Sardegna: la famiglia Melis, la più longeva del mondo (Ansa)
Londra, imprenditore biotech rileva i geni della terra dei centenari
di Alessandro Malpelo
Roma, 19 luglio 2016 – L’Olgiastra è un territorio della Sardegna dove la gente campa fino a cent’anni e passa. Emblematica la storia della famiglia Melis di Perdasdefogu, la più longeva al mondo secondo un certificato del Guinness World Records. Il sangue di questi grandi vecchi è stato prelevato e studiato per scoprire quali segreti nasconde, e una casa farmaceutica inglese specializzata in cure anticancro l’ha comprato rilevando Shardna, la biotech italiana che ha raccolto le sequenze genetiche di 13mila sardi. L’azienda che fu fondata 16 anni fa da Renato Soru di Tiscali, poi passata al San Raffaele di Don Verzè, dopo lunghe traversie finisce a Londra, ma resta nelle mani di un imprenditore italiano. È stata infatti la Tiziana Life Sciences di Gabriele Cerrone, sede nel quartiere di Mayfair, linee di ricerca innovative sulle terapie immunitarie, a mettere le mani sul tesoro di Shardna, una miniera di cellule tra le quali si potrebbe nascondere il segreto dell’elisir di lunga vita.
«L’acquisizione può rappresentare una opportunità unica per noi ricercatori – dichiara Napoleone Ferrara, patologo al Moores Cancer Center dell’Università di California a San Diego – pensate solo a quante nozioni potremo scoprire nei processi di invecchiamento, così come negli esami diagnostici, attraverso lo studio di una collezione di Dna unica al mondo. Potremo sviluppare su queste basi, con costi di sequenziamento inferiori, una nuova generazione di tecnologie». La Sardegna centro-orientale, mare incantevole, paesaggi ancestrali, impressa nella memoria collettiva anche per essere stata teatro di efferati sequestri di persona, finisce ora nei manuali di geriatria. Perché può vantare una invidiabile concentrazione di centenari, seconda solo all’isola giapponese di Okinawa. In un laboratorio a Cagliari sono raccolti 230mila campioni di sangue congelato che appartengono a 12.600 persone. Intere genealogie familiari sono state pazientemente catalogate per capire come i geni che regalano vita agli anni si trasmettono dai genitori ai figli.
Parlando con il Financial Times, Cerrone, che è anche al timone di Gensignia (test molecolari per la diagnosi precoce del tumore polmonare, in grado di anticipare la Tac spirale) afferma che la sua ambizione è scoprire il legame fra il codice genetico degli individui più longevi e renderlo riproducibile su larga scala per allungare la vita anche al resto della popolazione meno fortunata. Sappiamo che la dieta, l’attività fisica e l’ambiente hanno un ruolo chiave nel mantenerci in forma. Ma è chiaro che per arrivare a superare la soglia del secolo occorre avere anche una predisposizione, scritta tra le pieghe delle nostre cellule, e che segue le leggi di Mendel. Dietro le quinte c’è dunque una scommessa miliardaria, chi per primo scoprirà le chiavi di lettura dei geni dei centenari potrà sviluppare farmaci e analisi che oggi ancora si fa fatica a immaginare. Gran parte dell’operazione legata a Shardna resterà comunque in Sardegna, è già allo studio una sussidiaria italiana, che si chiamerà LonGevia Genomics e avrà sede, probabilmente, a Pula, per gestire tutti i dati. Anni fa una banca dati simile, relativa alla popolazione islandese, deCode Genetics, era stata acquistata da Amgen per circa 415 milioni di dollari.
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