Tra gli «attori non protagonisti» più celebri della commedia all’italiana
Fu accanto alla diva il celeberrimo pizzaiolo ne «L’oro di Napoli» di De Sica

C’è un terzetto di straordinaria umanità che oggi si è ricomposto in Paradiso: Totò, Peppino De Filippo e Giacomo Furia, l’indimenticabile Cardone de «La banda degli onesti» che è deceduto intorno a mezzogiorno presso la clinica Villaverde di Roma all’età di 90 anni. Era l’ultimo grande caratterista del cinema italiano e anche uno degli ultimi attori viventi che poteva raccontare il grande Totò, avendo girato con lui ben 17 film. Per il grande pubblico resta indimenticabile, oltre che nell’interpretazione del falsario pasticcione al fianco di due mostri sacri come Totò e Peppino De Filippo, per il ruolo di Rosario, ingenuo marito della bella pizzaiola Sofia Loren ne «L’oro di Napoli».

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 A GIACOMO FURIA: SPALLA DI TOTO', PEPPINO E SOPHIA LOREN
Giacomo Furia, fotogallery Giacomo Furia, fotogallery

Altre interpretazioni significative ne «Il medico dei pazzi» e «Totò, Eva e il pennello proibito». Negli ultimi anni, venendo sempre di più meno i ruoli per un attore della sua età, cosa che lo rattristava molto, si era dedicato al doppiaggio e alla pubblicità. Era lui il nonno di uno spot di una nota marca di merendine per ragazzi. Nel 2007 aveva ricevuto dall’allora sindaco di San Cipriano Picentino, Attilio Naddeo, la cittadinanza onoraria. Nella località del Salernitano, durante la seconda guerra mondiale, il giovane Furia aveva vissuto e lavorato mettendo i timbri sulle tessere del pane. I funerali si terranno lunedì 8 presso la chiesa di San Saturnino a Roma in orario da stabilire.

Gli inizi
Dopo il diploma in ragioneria all’Istituto Armando Diaz di Napoli, un vecchio amico gli offre un lavoro di doposcuola estivo di matematica: l’allievo è Luigi De Filippo, figlio di Peppino De Filippo e nipote di Eduardo De Filippo e Titina De Filippo. Comincia così a frequentare casa De Filippo in Via Vittoria Colonna. Eduardo apprezzerà presto le sue qualità di attore e lo vorrà in compagnia. Debutta a teatro il 7 dicembre 1945 con la compagnia di Eduardo De Filippo. Al teatro napoletano Santa Lucia è in scena Napoli milionaria; Giacomo Furia interpreta il ruolo di «Peppe ‘o cricco.» Eduardo gli offre questo ruolo, importante per un esordiente, a seguito del forfait dell’interprete titolare. Esordisce nel cinema nel 1947 sotto la regia di Mario Mattoli con Assunta Spina. Si impone nel ruolo di Tifariello al fianco di una sanguigna Anna Magnani nella parte della protagonista.

I successi
Tra centinaia di ruoli secondari, avrà il ruolo di vero protagonista solo in due film: L’oro di Napoli (1954, episodio Pizze a credito) in cui interpreta il personaggio di Rosario, ingenuo marito della bella pizzaiola Sophia Loren; La banda degli onesti (1956, regia di Camillo Mastrocinque), con Totò e Peppino De Filippo dove interpreta il nevrotico artista Cardone. Nel 1997 è uscita la sua biografia: «Le maggiorate, il principe e l’ultimo degli onesti» (Amico Vip), 30 storie inedite su Totò, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, i fratelli De Filippo, Vittorio De Sica e Tina Pica, scritte dal giornalista Michele Avitabile e raccontate da Giacomo Furia, con una commovente lettera prefazione di Sofia Loren. (Gabriele Bojano, 5 giugno 2015).

Giacomo Furia, fotogallery

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ADDIO A SILVIO SPACCESI, INTERPRETE BRILLANTE DI FORZA VENITE GENTE!

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 A GIACOMO FURIA: SPALLA DI TOTO', PEPPINO E SOPHIA LOREN

L’attore marchigiano, famoso per tante interpretazioni teatrali cinematografiche, non ha superato la morte della moglie Rosaura e dopo pochi giorni se n’è andato anche lui, lasciando al mondo dello spettacolo i ricordi dei numerosi personaggi a cui ha dato vita.
Molto noto anche come doppiatore ha prestata la voce a Gene Hackman in Frankenstein Junior, a Frank Oz in Star Wars, a Babbo Nachele in Nightmare Before Christmas.
In teatro, agli inizi di carriera nel 1961, ha lavorato in Cesare e Silla, di Indro Montanelli, con Oreste Lionello, ma l’opera che lo ha reso famoso è stata la commedia musicale di Mario Castellacci Forza venite gente (1981-1995), con Michele Paulicelli.
Replicato nel corso di molti anni il musical ha ottenuto un grande successo presso il pubblico, e tra tutti i personaggi, quello del padre di San Francesco d’Assisi ha ottenuto il plauso degli spettatori per la bravura di Silvio Spaccesi che lo interpretava con grande verve ed una particolare e indimenticata cadenza dialettale maceratese (w.m.)

Addio a Silvio Spaccesi, iconica voce di Yoda negli Star Wars originali

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 A GIACOMO FURIA: SPALLA DI TOTO', PEPPINO E SOPHIA LOREN

Si è spento a 79 anni a Roma Silvio Spaccesi, attore e doppiatore dalla lunghissima e prolifica carriera. L’attore è morto solo pochi giorni dopo la moglie e compagna di scena e di vita Rosaura Marchi.
Nato a Macerata nel 1936, Spaccesi ha lavorato al cinema e a teatro in particolare interpretando il padre di San Francesco nel musical di successo Forza Venite Gente. Al grande pubblico è noto soprattutto per alcune voci iconiche: suo il doppiaggio di Gene Hackman in Frankenstein Junior, Babbo Nachele in Nightmare Before Christmas. Indimenticabile il suo doppiaggio di Frank Oz in Star Wars: Episodio V – L’Impero colpisce ancora, Star Wars: Episodio VI – Il ritorno dello Jedi, era l’iconica voce italiana di Yoda.( Andrea Francesco Berni).

(continua a leggere) Addio a Silvio Spaccesi, iconica voce di Yoda negli Star Wars originali…

Lutto nel mondo dello spettacolo: è morto Silvio Spaccesi – Cronaca – L’Unione Sarda.it

Silvio Spaccesi – Wikipedia

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