(ANSA) – NAPOLI, 5 NOV – ”Esiste un limite per l’accesso delle donne all’accademia Aeronautica che ritengo ingiusto e che spero possa essere eliminato, per garantire a tutti la carriera in Aeronautica senza distinzione di sesso”. Questo l’auspicio espresso dal Capo di stato maggiore dell’Aeronautica militare italiana, gen. Sandro Ferracuti, intervenuto oggi all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Accademia aeronautica di Pozzuoli.
Dopo il boom di iscrizioni degli anni scorsi, l’interesse delle ragazze verso la divisa da aviere sembra scemare, anche se di poco, con le iscrizioni in calo dell’8% rispetto allo scorso anno. Di qui, le valutazioni del capo di stato maggiore sostenute dal comandante dell’Accademia, gen. Luigi Domini.
”Le attuali regole – ha precisato Ferracuti – impongono un limite all’ingresso in accademia (del 20%, ndr) che e’ ingiusto ma e’ giustificato da una serie di esigenze strutturali che stiamo provvedendo a superare”. In compenso, dati alla mano, e’ in crescita il numero complessivo delle domande di ammissione, ben 5600 quest’anno (4742 uomini e 858 donne) a fronte dei 111 posti messi a concorso.
Seicentosettantasette i frequentatori dell’accademia, tra piloti (349), ingegneri (120), commissari (47), navigatori (52) addetti al ruolo delle armi (109). Analizzando la provenienza geografica dei candidati all’ultimo concorso, si conferma il trend degli ultimi anni con il 62% delle domande provenienti dalle regioni meridionali, il 25,5% dal centro e il 12,5% dalle regioni del Nord.
Dati sottolineati dal comandante dell’accademia, il generale di divisione aerea, Luigi Domini, che nel suo intervento ha evidenziato ”la necessita’ di formare nuove generazioni di ufficiali capaci di assumersi le proprie responsabilita”’ e lo ”sforzo fatto dall’accademia in collaborazione con l’universita’ Federico II per assicurare una formazione orientata non solo all’apprendimento di nozioni tecnico-professionali ma anche allo sviluppo di capacita’ critiche”.
”Qui non si entra soltanto per volare o per una scelta professionale diversa dalle altre – ha detto Ferracuti agli allievi -. Essere soldati significa essere buoni cittadini, significa essere capaci di usare mezzi distruttivi senza dimenticare i valori umani di cui siamo portatori. Il nostro compito – ha concluso – non e’ soltanto quello di formare dei
militari, ma di formare dei cittadini”.
Il ruolo e il contributo dato dalle Forze Armate nell’ambito dell’attivita’ della Protezione civile e’ stato sottolineato dal Capo dipartimento, Guido Bertolaso, che ha ricordato anche il contributo in termini di vite umane pagato dall’ Aeronautica militare con otto piloti morti negli scorsi anni nell’opera di spegnimento degli incendi.Stromboli, Etna, San Giuliano di Puglia, ma anche black out, Sars e incendi, 12.000, ”mai cosi’ tanti negli ultimi dieci anni”, ha detto Bertolaso: queste le emergenze dell’ultimo anno nelle quali la Protezione civile ha svolto un ruolo di primo piano. Milletrecento gli uomini delle Forze armate impiegate sul territorio, soprattutto nella realizzazione di infrastrutture, nel trasporto di mezzi, materiali e uomini, nell’allestimento di campi di ricovero e aree per insediamenti abitativi, con risultati che Bertolaso ha definito soddisfacenti.
Nel corso della cerimonia sono stati consegnati due riconoscimenti. Il premio per le migliori attitudini militari, riservato agli allievi del secondo anno di corso, e’ stato assegnato a Federico Rispoli del corso Borea V, mentre la sciabola d’onore e’ andata al sottotenente Ciro Maschione del corso Aquila V.

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