(AGI/AFP/EFE) – Kabul, 9 ago. – Si e’ aperta a Kabul la ‘jirga’ della pace, una conferenza sulla lotta contro il terrorismo che per tre giorni vedra’ riuniti circa settecento tra capi tribu’ e anziani dei clan e delle comunita’ stanziati nella zone di confine tra l’Afghanistan e il Pakistan, esponenti religiosi e rappresentanti delle istituzioni. Al centro del dibattito, come combattere la crescente minaccia costituita dall’estremismo fondamentalista, in particolare ‘al-Qaeda’ e i Talebani suoi alleati. Proprio contro questi ultimi si e’ scagliato il presidente afghano Hamid Karzai, nel proprio intervento che ha inaugurato i lavori, cui non partecipa invece il pari grado pakistano, generale Pervez Musharraf, sostuitito dal primo ministro Shaukat Aziz. Karzai ha puntato l’indice contro gli studenti coranici e, prendendo spunto dall’interminabile vicenda dei 21 civili sud-coreani superstiti nelle loro mani dal 19 luglio scorso, li ha accusati di aver disonorato e diffamato il Paese commettendo un delitto vile quale il rapimento di donne: la maggior parte degli ostaggi coreani, diciotto, sono infatti di sesso femminile. Dal canto loro i Talebani hanno denunciato la convocazione della ‘jirga’, affermando che essa “legittima l’occupazione illegale del territorio nazionale da parte degli Stati Uniti”, i quali “impediscono ai cittadini afghani di esercitare i loro diritti”: cosi’ si e’ espresso un portavoce dei guerriglieri, Yousuf AShnmadi, il quale ha ricordato come fu proprio il presidente americano George W. Bush, un anno fa, a farsi promotore della riunione.
“Le forze statunitensi pretendono di celare le loro azioni illecite di fronte all’opinione pubblica dell’Afghanistan e alla comunita’ internazionale”, ha incalzato Ahmadi. “Noi dunque ci opponiamo a questo incontro, e lo condanniamo. Lo consideriamo una cospirazione ordita dai nostrri nemici”, ha aggiunto. Karzai ha indirettamente replicato affermando che, se entrambi i Paesi s’impegneranno a collaborare pienamente contro l’integralismo, sara’ infine possibile sconfiggere i Talebani e l’organizzazione terroristica fondata da Osama bin Laden. “Sono convinto, ho fiducia nel fatto che, se l’Afghanistan e il Pakistan uniranno gli sforzi, in un giorno solo elimineremo l’oppressione che affligge ambedue le nostre Nazioni”, ha sottolineato il leader di Kabul. Ferre le misure di sicurezza: lo stesso Musharraf ha riununciato in extremis a essere presenmte in prima persona, ufficialmente adducendo “improrogabili impegni di lavoro” a Islamabad, di fatto per ragioni di prevenzione nell’eventualita’ tutt’altro che remota di attentati.
“Mai era accaduto nella storia dell’Afghanisan che donne fossero prese in ostaggio”, ha puntualizzato Karzai, bollando la cattura delle sud-coreane, tutte volontarie umanitarie appartenenti alla Chiesa Evangelica del loro Paese, bollando il loro rapimento come un disonore “memorabile”. Nuocere al sesso femminile e’ tra l’altroespressamente vietato dal Corano. “Oggi siamo molto orgogliosi perche’ questa ‘jirga’ della pace ha riunito due Paesi, due fratelli, due stretti vicini”, ha poi proseguito il presidente afghano, rivolgendosi alla moltitudine dei delegati, i piu’ in turbante e vesti tradizionali, ma parecchi abbigliati invece in giacca e cravatta, tutti stipati all’interno di un vasto padiglione, alla maniera degli antichi mercati lungo la Via della Seta, che attraversava anche l’Afghanistan. “Non c’e’ alcun dubbio”, ha aggiunto, “l’assemblea sara’ un successo”.

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