Intervento presidente blocca campagna lanciata da capo polizia
Roma, 24 apr. (Apcom) – Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad è sceso in campo in difesa delle donne di Teheran sottoposte da alcuni giorni ad una campagna di repressione lanciata dal capo della polizia contro chi non porta il velo in modo adeguato “lasciando generosi ciuffi di capelli alla vista dei passanti”. E’ quanto scrive stamani il foglio elettronico panarabo Elaph. Inoltre la tv di Stato iraniana oggi ha spiegato che il presidente ha autorizzato l’ingresso delle donne negli stadi, spezzando un tabù che durava da oltre vent’anni.
La cosa, ha detto Ahmadinejad, “dovrebbe essere organizzata in modo che le donne, pur nel rispetto della loro dignità, beneficino dei posti migliori per vedere le competizioni nazionali e internazionali”. Gli stadi iraniani furono chiusi alle donne poco dopo la rivoluzione islamica del 1979. In rare occasioni, le donne sono autorizzate ad assistere a certi eventi internazionali ma solo su invito.
“Contrariamente alla percezione e alla propaganda di alcuni, l’esperienza dimostra che la presenza massiccia delle famiglie e delle donne in questi luoghi rafforza la morale e l’etica” ha detto Ahmadinejad in una lettera indirizzata al vicepresidente incaricato dell’educazione fisica, Mohammad Ali-Abadi.
Elaph da parte sua riporta le dichiarazioni del presidente iraniano rilasciate ieri alla tv di stato. “Le donne iraniane sono onorevoli: non c’è necessità di condurre pratiche repressive per diffondere la cultura del velo”. Ahmadinejad è andato oltre per dirsi convinto che “è semplicemente ingiusto, sostenere che le donno sono la causa delle problematiche della società quando si parla della corruzione sociale”. Il presidente ritiene che non sia immaginabile voler “risolvere i problemi culturali
nel giro di una notte”, ma “purtroppo -sostiene Ahmadinejad – alcuni pensano che l’unica soluzione sarebbe quella di agire fisicamente (contro le donne che non portano il velo) e costruire dei muri nelle strade per dividere le donne dagli uomini”.
“Dobbiamo impedire a qualunque costo tutte le azioni irresponsabili che tendono a trasformare questioni culturali in polemiche politiche” ha concluso Ahmadinejad secondo Elaph.
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