(ANSA) – ROMA, 23 NOV – Ogni anno, nel mondo, 585 mila donne muoiono per cause legate alla gravidanza e al parto, il 99 per cento delle quali nei paesi in via di sviluppo. Per ogni donna che muore, altre trenta sopravvivono con patologie gravi, legate sopratutto alla loro giovanissima eta’. Una realta’ drammatica su cui l’Aidos – Associazione italiana donne per lo sviluppo – ha promosso una Conferenza internazionale che si terra’ a Roma il 24, 25 e 26 novembre, e che e’ stata presentata oggi alla stampa. Alla Conferenza interverranno tra gli altri il Ministro per le pari opportunita’ Stefania Prestigiacomo e Giuseppe Deodato, Direttore generale della Cooperazione della Farnesina. L’incontro, ‘Diritti e salute sessuale e riproduttiva delle donne nei paesi in via di sviluppo. Problemi, soluzioni, risorse’ si inserisce nella campagna Donne/Vite da salvare intrapresa dall’ong italiana all’inizio dell’anno, finanziata dalla Commissione europea. Su questa ”tematica cruciale” si vuole fare il punto, e chiedere un maggior impegno economico sia pubblico che privato.
Inoltre, si lancera’ un nuovo ‘momento’ di questa campagna, e si chiamera’ ‘Adotta una madre’: perche’ ci sono le madri, da ‘adottare’, non solo i bambini. Perche’ con 50/60 euro si aiuta una donna ad avere una gravidanza sicura, un parto assistito, un bambino sano. Un aiuto che proseguira’ per cinque anni su mamma e figlio. Data la realta’ del terzo mondo, quello che possiamo e dobbiamo fare e’ aiutare le donne a vivere il ruolo loro assegnato nel miglior modo possibile, riuscire a dare loro forza affinche’ riescano a modificare il loro rapporto con gli uomini, afferma Daniela Colombo, presidente dell’Associazione. Ossia, aiutare le donne a ‘negoziare’ il rapporto con il proprio marito, ad esempio facendogli usare il profilattico, per evitare di essere infettate dall’Hiv. Oppure, aiutarle a non morire di gravidanza, di parto, o di dopo-parto, come sosterranno le numerose e qualificate testimonianze previste alla Conferenza. Alla conferenza stampa hanno partecipato numerose parlamentari, tra cui Elettra Deiana (Rifondazione comunista) Laura Cima (Verdi), Franca Bimbi (Margherita), Beatrice Magnolfi e Sesa Amici (Ds), accanto a Daniela Colombo e alla responsabile della sanita’ dell’Aidos, Antonietta Cilumbriello. Tutte hanno sottolineato che e’ importantissimo fare emergere, all’interno del ”disastro” del sud del mondo, il ”disastro di genere”, ossia delle donne, quella ”asimmetria” interna all’ingiustizia che rende le donne doppiamente vittime, doppiamente diverse, doppiamente sopraffatte. Per fare tutto cio’, occorrono finanziamenti. L’Italia, ormai, ”e’ in fondo alla lista dei paesi che fanno parte del programma Aiuto allo sviluppo dell’Ocse”. ”Troppo poco”, dice Daniela Colombo.

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