Valle d’Aosta capitale delle bevute ‘in rosa’. Sono infatti in aumento le donne che consumano quotidianamente almeno una bevanda alcolica, il 63,6% del campione femminile regionale, 10 punti percentuali in piu’ rispetto alla media nazionale (53,4%). Elevata e’ anche la percentuale di donne che consuma alcolici fuori dai pasti (25,4%) superando, in quest caso di gran lunga, la media nazionale che si attesta al 14,2%. Per quanto riguarda il consumo fuori dai pasti gli uomini non sono da meno: il dato regionale e’ del 51,2% contro una media nazionale del 18,5%. Le percentuali restano elevate anche per quanto riguarda il consumo a rischio, cioe’ l’assunzione di oltre 20g di alcol al giorno per le donne e oltre 40g per gli uomini. La Valle d’Aosta non sfugge nemmeno al fenomeno del binge drinking, cioe’ il bere ripetutamente in modo compulsivo fino ad ubriacarsi: colpisce il 20,7% degli uomini e il 6,1% delle donne, anche in questo caso valori nettamente superiori alla media nazionale (13,4% per gli uomini e 3,5% per le donne). “In Italia – spiega Valentino Patussi, responsabile del Centro di Alcologia e patologie correlate dell’ospedale Careggi di Firenze e Coordinatore del Centro Alcologico Regionale Toscano – la dipendenza alcolica femminile e’ un fenomeno ancora poco noto ma purtroppo molto diffuso e in aumento, e la regione Valle d’Aosta ne e’ un chiaro avviso. La causa e’ probabilmente da annoverarsi al fatto che spesso le donne, oltre a svolgere un lavoro fuori casa del tutto simile per fatica a quello maschile, si trovano a dover affrontare problemi di gravidanza o di gestione familiare, e inoltre sono al centro di una pressione mediatica che le ha identificate come una nuova area di consumatori, come gia’ avvenuto nel passato con il tabacco”. (Adnkronos 27-GIU-12)

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