Il servizio presentato da Bezos in tv sarà attivo tra qualche anno
Dal magazzino a casa in 30 minuti

dr - AMAZON 
 PRIME AIR: LE CONSEGNE CON I DRONI
Un drone di Amazon Prime Air

MILANO – Il fattorino arriva dal cielo: il colosso Amazon consegnerà i pacchi direttamente via aria, fin davanti alla porta di casa, grazie a un piccolo drone telecomandato. La consegna sarà garantita in meno di 30 minuti. Fantascienza? No. Jeff Bezos, fondatore e numero uno di Amazon, ha annunciato l’avveniristico progetto nel programma di domenica sera 60 Minutes della Cbs. Gli elicotterini potrebbero decollare entro pochi anni.

IN MEZZ’ORA – Il gigante del commercio online ha in serbo grandi cose: a consegnare i pacchi ai clienti ci penseranno dei mini droni alimentati da otto motori, denominati «Octocoper». Il servizio «Prime Air» si trova ancora in fase di sperimentazione e, se le leggi federali statunitensi lo consentiranno, sarà adottato entro i prossimi quattro o cinque anni. I droni dell’azienda di Seattle, velivoli che viaggiano senza pilota, controllati da computer a bordo, potranno trasportare colli pesanti fino a 2,5 chilogrammi, il che rappresenta oggi l’86% delle consegne di Amazon. In quanto tempo? Mezz’ora. Possono coprire zone nel raggio di 16 chilometri dai magazzini in cui vengono preparati gli ordini. In questo modo vengono tagliate le spese e i tempi di consegna. Di più: il vantaggio va letto pure in termini di risparmio di emissioni inquinanti. «È molto ecologico, molto meglio che i camion su strada per i trasporti», ha sottolineato il capo della società nordamericana.

«AMAZON UN GIORNO CADRÀ A PEZZI» – Jeff Bezos è intervenuto personalmente a 60 Minutes a sostenere l’iniziativa e presentare i prototipi alle telecamere: «Certo, so che sembra fantascienza, ma non lo è». Una delle ragioni per l’introduzione dei droni è quella di mantenere la leadership nelle vendite al dettaglio, ha spiegato il 49enne. «Le aziende hanno vita breve. Amazon un giorno cadrà a pezzi – ha sottolineato l’imprenditore statunitense – e voglio che questo accada dopo la mia morte». Un video dimostrativo mostra i mini robot che, in partenza dai depositi del retailer americano, trasportano via cielo le merci acquistate all’interno di piccole scatole gialle e le consegnano fino davanti alla porta di casa del cliente. La localizzazione avviene attraverso Gps.

DIPENDENTI COME ROBOT – Il piano necessita, prima di essere autorizzato, di una serie di test di sicurezza, oltre al via libera delle autorità americane dell’aviazione, la Federal Aviation Administration, FAA. Per il colosso dell’e-commerce si tratta in primo luogo di un’enorme pubblicità, sotto Natale, e di un cambio d’immagine – in positivo. In questi giorni l’azienda era finita nella bufera per un servizio della Bbc che, con estrema dovizia di particolari, denunciava come i dipendenti nel Regno Unito fossero a rischio di «problemi mentali e fisici» per l’eccessivo carico di stress a cui sono sottoposti. In Germania, invece, negli stabilimenti di Bad Hersfeld e Lipsia, i lavoratori minacciano di scioperare proprio sotto le festività a causa delle «disumane» condizioni di lavoro e dei bassi salari.

PIZZA A DOMICILIO – La tecnologia dei velivoli radiocomandati, in ogni caso, è intrigante: in estate aveva fatto un certo scalpore il video pubblicato dalla nota catena statunitense Domino’s del suo «DomiCopter», un drone volante che consegnava due pizze direttamente a casa del consumatore. Anche in Cina si sperimenta con i droni portapacchi: qualche mese fa, la società di trasporti di Shenzhen, la SF Express, aveva presentato i suoi corrieri volanti, anche qui dei droni capaci raggiungere fino a un massimo di cento metri d’altezza e che, grazie a otto potenti eliche, possono trasportare anche pacchi di grosse dimensioni. (02 dicembre 2013)

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