SIRACUSA – Una nuova sentenza che farà giurisprudenza, questa volta della Corte di appello di Roma, sulla strage silenziosa del killer amianto. Una sentenza ritenuta “shock” dal presidente nazionale dell’Ona (Osservatorio nazionale amianto) Ezio Bonanni, che ha assistito legalmente i familiari dell’operaio priolese C.L., nel frattempo deceduto per mesotelioma, nella causa intentata all’Inail sul diritto alla rendita.
La Corte di appello di Roma motiva la sentenza che ribalta il giudizio di primo grado, riconoscendo il diritto del compianto lavoratore priolese alla rendita a carico dell’Inail, mettendo per iscritto che il rischio amianto ci fu per “tutti i lavoratori del polo petrolchimico di Priolo e, addirittura, gli abitanti della zona”.
L’avvocato Ezio Bonanni è riuscito a dimostrare che “dalla documentazione prodotta (indagine epidemiologica del 1997 a cura dell’Organizzazione mondiale della sanità e Registro tumori della provincia di Siracusa) emerge come l’esposizione ad amianto riguardasse tutti i lavoratori del polo petrolchimico di Priolo e, addirittura, gli abitanti della zona”.
L’Inail aveva negato a C.L., operaio di Priolo Gargallo, poi trasferito a Roma, il riconoscimento della rendita per malattia professionale, contestata dal lavoratore intentando causa attraverso il legale incaricato Bonanni. Purtroppo l’operaio priolese è deceduto il 15 luglio del 2015, a giudizio di primo grado ancora in corso. All’esito, il Tribunale aveva accolto le tesi dell’Inail e rigettato anche la domanda giudiziale.
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