L’uomo è altro dalla natura, la quale non dà senso all’uomo come l’uomo non dà senso alla natura, all’universo.
Quanto l’uomo pensa vale solo per l’uomo, l’uomo è chiuso nelle sue parole, nella sua personale mente, ciascun individuo è stretto nella propria mente, non soltanto l’universo ci è estraneo ma pure tra uomo e uomo la parola suscita equivocità.
L’uomo non si rassegna alla presenza della cosa, come vorrebbe la scienza, egli popola di sogni il mondo, l’uomo riveste dei suoi sogni il mondo, non che luomo riesca a dare significato alla realtà -la realtà resta senza significato per l’uomo come l’uomo per la realtà- ma l’uomo, dentro la sua mente arricchisce di sensi la realtà, con ciò sottraendosi alla scienza.
L’uomo è un sognatore in preda all’arbitrio e senza bussola alcuna; la bussola, in ogni caso, sarebbe inutile: l’uomo nell’intero universo non ha punti di riferimento.
Quale infinito ci fa diventare pazzi?
L’Amore al suo estremo diventa follia. La pazzia è una passione all’infinito.
Pazzo per infinito Amore della vita: sia scritto a proposito di Nietzsche. E’ la verità.

Angelo Torrini (studioso di Nietzsche)

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