Otto per il Partito Democratico; 9 per il Popolo delle Liberta’; sono 17 le donne elette in Campania che entreranno in Parlamento. Potrebbero diventare 19 se Berlusconi e Fini scegliessero – come e’ presumibile – di rappresentare un’altra circoscrizione. Al Senato per lo schieramento guidato da Walter Veltroni accanto alla riconfermata Anna Maria Carloni arrivano Maria Fortuna Incostante e Franca Chiaromonte che nella passata legislatura erano alla Camera, e la new entry Teresa Armato. Siederanno nei banchi di Montecitorio Olga D’Antona, Luisa Bossa, Pina Picierno e Luciana Pedoto. Il Popolo delle Liberta’ porta in Senato Barbara Contini e Diana de Feo e alla Camera Alessandra Mussolini, Pina Castello, Daniela Melchiorre, Mara Carfagna, Nunzia de Girolamo, Giulia Cosenza, Micaela Biancofiore. Per Giulia Cosenza, imprenditrice nel settore turistico, storia politica in Alleanza Nazionale, riconfermata a Montecitorio nel collegio Campania 2, la priorita’ e’ l’emergenza rifiuti ”il ciclo completo dei rifiuti senza il quale non puo’ partire il piano dei termovalorizzatori” contraria ad una proroga del mandato al commissariamento di Gianni de Gennaro, ritiene che la gestione dell’emergenza ambientale debba ritornare alla Regione e alle Province. In agenda poi, l’introduzione del quoziente familiare per aiutare le coppie: piu’ figli hanno, meno tasse dovranno pagare; inoltre vi sono misure per diminuire la pressione fiscale anche su lavoratori dipendenti, pensionati e imprese. A proposito della formazione del governo dice ”piu’ donne ci sono meglio e”. Varchera’ per la prima volta da senatrice il portone di Palazzo Madama Diana de Feo, giornalista del Tg1 specializzata in arte e cultura, impegnata a favore dei diritti civili e tra i fondatori di Amnesty International Italia e napoletana di origine per ramo paterno. A Napoli ha una casa, e qui torna spesso. ”A Natale ero qui – racconta – e ho visto la citta’ invasa e mortificata dai rifiuti; mi sono chiesta cosa potesso fare io per la citta’, ero indignata e mortificata nel vederla cosi’ offesa dal cataclisma ambientale e la mia scelta e’ stata dettata da quest’emergenza”. ”Sono convinta che in questa fase per l’emergenza spazzatura, come per gli altri settori, occorra confrontarsi sul ‘fare’, indipendentemente dalle ideologie e dagli schieramenti, interpretero’ il mandato sempre nel segno della concretezza – sottolinea la De Feo e poi ribadisce: ”Spero di lavorare nel settore dei beni culturali che e’ un ambito che conosco e che mi appassiona”. A proposito delle donne, pur non amando la rivendicazione paritarista, sostiene che ”la condizione di lavoro e di vita delle donne va aiutata investendo sulla famiglia e sui servizi per l’infanzia” e auspica un tempo in cui la societa’ italiana non avra’ piu’ bisogno di un Ministero per le Pari Opportunita’. Sul fronte del Partito democratico torna al Senato Annamaria Carloni che sottolinea l’incremento del numero delle donne elette nel suo schieramento e sottolinea la necessita’ ”per fare un’opposizione costruttiva ed efficace organizzare le donne in un gruppo oorganizzato, cosa che e’ mancata nella passata legislatura; certo ribadisce questa volta sara’ tutto piu’ difficile, il governo di destra e’ un governo misogino, mancano le donne della Sinistra Arcobaleno che sono donne capaci e di grande valore umano e politico e per alcuni le donne e le loro specificita’ non esistono”. ”Penso ad Antonio Di Pietro – rimarca la Carloni – che in queste ore non ha detto una parola su Wanda Montanelli, coordinatrice femminile del suo partito che sta facendo lo sciopero della fame per richiamare l’attenzione sull’azzeramento del donne nell’Italia dei Valori; sta rischiando per la sua salute infatti e’ stata ricoverata in ospedale e le esprimo la mia solidarieta”. Matricola per il Pd, Teresa Armato che si appresta ad entrare al Senato: ”Con emozione e con la consapevolezza del prestigio istituzionale e dell’impegno che mi aspetta – dice – anzi che ci aspetta: perche’ sono davvero contenta di condividere questa esperienza con Annamaria Carloni, Maria Fortuna Incostante e Franca Chiaromonte. E concordo con Annamaria sulla necessita’ di organizzare un gruppo di lavoro comune per lavorare su temi condivisi”. ”Per me – conclude la Armato – sono prioritari i temi legati al Mezzogiorno, alle condizioni di vita e di lavoro delle donne da agevolare con misure come il credito di imposta”.
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