aos - APPELLO AGLI OPERATORI DELLO SPETTACOLO

Martedì 8:27 da Mario D’Alessandro

Obiettivo firme: 165/5.000

APPELLO AGLI AUTORI,SCRITTORI,MUSICISTI,SCENEGGIATORI, REGISTI, ATTORI CONDUTTORI RADIOFONICI E TELEVISIVI, GIORNALISTI, EDITORI, FRUITORI DI MUSICA E CULTURA!
Dal primo gennaio di quest’anno un provvedimento della Siae, attraverso un atto dei suoi commissari straordinari, ha cancellato di fatto l’assegno di professionalità ai 1.085 Soci che avevano maturato il diritto di percepimento e, di conseguenza, a quelli che, avendo acquisito il diritto, aspettavano di giungere alla fatidica soglia dei 60 anni per riceverlo.
Il Fondo di Solidarietà della Siae, che erogava l’assegno, è nato come solidarietà e mutua assistenza fra membri di una categoria, altrimenti priva di tutela. Infatti con il prelievo del 4 % dei diritti degli Autori e del 2% degli Editori e fino alla delibera commissariale del 15 novembre 2011, gli Autori Siae si autosostenevano con un assegno di circa 615 euro al mese, nel momento più difficile della vita: la vecchiaia, unitamente -per molti di essi- all’uscita dal mercato del lavoro, come purtroppo accade per molti nel mondo dello Spettacolo, che spesso dimentica ed abbandona i suoi grandi interpreti.
Quello che ci preme sottolineare è che le vittime della delibera commissariale, che pone fine all’erogazione dell’assegno di professionalità, sono gli Autori, ai quali per decenni è stato trattenuto il 4% dei loro diritti per uno scopo che è stato disatteso in maniera surrettizia e proditoria, senza preavviso alcuno, tanto da lasciare molti di essi privi del minimo indispensabile per la sopravvivenza: alcuni sono in condizioni di indigenza gravissima, altri avevano quest’unico introito per vivere. Cii sono tra loro vedove e orfani, disabili e malati, persino persone che con questo assegno di professionalità ci pagavano la retta del cronicario. Molti di essi – ribadiamo – si sono trovati nella totale inconsapevolezza di quello che è successo, perché avvertiti del provvedimento (in data 15 novembre 2011) tramite lettera non raccomandata del 16 gennaio 2012 e con effetto retroattivo al 1 gennaio 2012. E molti – beffa paradossale – non l’hanno ancora ricevuta!
Fra i mille danneggiati ci sono anche Autori ricchi, molti dei quali pagavano più di quello che ritornava loro (il 4% annuo dei proventi di Morricone o Baglioni o altri loro pari, è molto di più dei 615 euro mensili…) , ma è un ristretto numero rispetto alle centinaia e centinaia di ex-professionisti, di Autori che alla Cultura Italiana hanno dato molto negli anni d’oro della loro attività, versando e facendo guadagnare molto alla Siae. In ogni caso riteniamo che tutti abbiano il diritto di ottenere quello che è stato loro promesso in questi anni, senza costare nulla allo Stato, a fronte di 90 milioni di euro accantonati (tanto assomma il Fondo di di Solidaretà, senza contare gli immobili di proprietà degli Autori) con il prelievo dai propri diritti d’autore. Lo Statuto della Siae, disatteso da questa assurda delibera dei Commissari straordinari, prevede che i Soci più ricchi e gli Editori Musicali, si facciano carico degli Autori più poveri e meno fortunati e – soprattutto – di quelli anziani e fuori mercato.
Ed infine è stata eliminata anche l’assicurazione sanitaria, che prevedeva un piccolo rimborso ospedaliero. Tutto, ripetiamo, SENZA COSTARE NULLA ALLO STATO ITALIANO! Chi assicurerà più un ottantenne, come molti di loro?
Ecco perché è doveroso firmare questa petizione per far tornare l’assegno di solidarietà, piccolo emolumento a Grandi Artisti non più sulla breccia (se si facessero i loro nomi, si rimarrebbe di stucco e increduli..!)
Si tratta di un dovere morale e sociale, verso grandi Autori ormai sul viale del tramonto o addirittura, alle vedove di essi.
PER QUESTO CHIEDIAMO LA FIRMA DI TUTTI SOTTO QUESTO APPELLO!

COMITATO MILLESOCI (Mario D’Alessandro)

FIRMA LA PETIZIONE: http://www.firmiamo.it/appello-agli-operatori-dello-spettacolo

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