APPELLO BIPARTISAN DONNE PARLAMENTARI: VOTA ‘ROSA’
DATO (DL): E’ UNA BATTAGLIA PER LA DEMOCRAZIA DELL’INCLUSIONE
(ANSA) – ROMA, 17 MAR – Vota donna: e’ l’appello rivolto dal Comitato nazionale di pressione per le leggi paritarie, presieduto da Rita Capponi, alla vigilia degli importanti appuntamenti elettorali dei prossimi mesi. A sostegno dell’iniziativa alcune deputate e senatrici di entrambi gli schieramenti, fra le quali Elettra Deiana (Prc), Cinzia Dato (Dl), Luana Zanella (Verdi), Elena Montecchi (Ds), Dorina Bianchi (Misto), Chiara Moroni (Nuovo Psi), Ida D’Ippolito e Patrizia Paoletti Tangheroni (entrambe di Fi). ”Vota donna perche’…” e’ l’invito bipartisan al femminile delle parlamentari, che distribuiscono in sala stampa a Montecitorio rose di diversi colori. Sono ancora troppo poche le donne in politica e nelle istituzioni. Come sottolineato da Capponi, i dati stanno li’ a dimostrare il limitato impegno pubblico in Italia del gentil sesso. Del comitato, che si propone di incoraggiare e sostenere candidate donne anche alle prossime regionali, fanno parte oltre settanta associazioni, dalla Federcasalinghe a Telefono Rosa. ”Ci vuole una carica di rottura e d’innovazione – ha fatto presente Montecchi – che puo’ essere data solo da donne giovani, da una forte rottura generazionale”. Ma che sia ben chiaro, ricorda la dielle Cinzia Dato, che non e’ una battaglia fra donne e uomini, bensi’ ”una lotta molto piu’ grave e importante fra inclusi ed esclusi”. Una battaglia, insomma, ”per una democrazia dell’inclusione”. ”Ma ”vota donna” non significa che il voto dobbiamo ottenerlo solo dalle donne – ha concluso Dato – possiamo e dobbiamo ottenerlo anche dagli uomini”.
PERCHE’ VOTARE DONNA, APPELLO BIPARTISAN… AGLI UOMINI
Promosso da Comitato Pari Opportunità
Roma, 17 mar. (Apcom) – Un appello bipartisan a votare donna perchá “per governare bisogna mettere in campo saperi che sono patrimonio innanzitutto delle donne: saper ascoltare, saper mediare tra le diversità, avere cura delle relazioni, senso di limite, senso pratico”. A promuoverlo, in una conferenza stampa a Montecitorio, èstata Rita Capponi, presidente del Comitato per le Pari Opportunità, insieme a parlamentari donne di Cdl e Unione. Dati alla mano, Capponi ha sottolineato ancora una volta come l’Italia sia il fanalino di coda in Europa e nel mondo quanto a rappresentanza femminile nelle istituzioni: solo il 16% nei consigli comunali; quanto alle donne parlamentari siamo al settantatreesimo posto nella classifica mondiale, dietro anche a paesi in via di sviluppo come Ruanda e Lesotho. “L’appello a votare donna èrivolto non solo alle donne – ha sottolineato la senatrice dielle Cinzia Dato – ma soprattutto agli uomini, più presenti nelle istituzioni perché è in primis nelle istituzioni che bisogna condurre questa battaglia che, infatti, non èuna battaglia tra uomini e donne ma tra inclusi ed esclusi. E nella maggior parte dei casi escluse sono le donne. Bisogna battersi quindi per una democrazia dell’inclusione”. Arruolate in questa battaglia, secondo Elena Montechhi (Ds), devono essere soprattutto donne giovani: “Vedo qui – ha detto la diessina in conferenza stampa – solo persone che hanno fatto parte del Movimento femminista, ma sono le trentenni a dover prendere le redini di iniziative di questo genere”.
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