Peace Reporter
Myanmar, Aung San Suu Kyi è libera
La leader democratica non intende rinunciare all’attività politica – “Ora Aung San Suu Kyi è libera”. Queste le parole del portavoce della premio Noble per la pace, l’avvocato Nyan Win. L’ora della liberazione di Aung San Suu Kyi si era avvicinata da poche ore. La frenesia delle forze di polizia davanti alla sua casa di Yangon stava crescendo , mentre i suoi sostenitori si stavano radunando davanti alla sede del suo partito, il Nld, la Lega Nazionale per la Democrazia. Il suo avvocato, Nyan Win, parlando ai giornalisti, aveva precisato che non sussisteva più alcuna ragione per prolungare la detenzione di Suu Kyi, la quale ha già in agenda un incontro con il comitato centrale dell’Nld e i giornalisti. Tuttavia la leader democratica aveva avvisato che se gli venisse imposta come condizione la rinuncia all’attività politica, avrebbe rifiutato il rilascio. La liberazione avviene pochi giorni dopo le elezioni farsa decise dalla giunta militare al potere, boicottate dall’Nld. E’ questa la causa per cui la giunta ha ordinato lo scioglimento del partito, che aveva trionfato nelle ultime elezioni democratiche del paese in seguito alle quali Suu Ki venne messa agli arresti domiciliari. I risultati delle ultime elezioni non sono ancora completamente noti.
Info: //www.liberoreporter.it/NUKE/
Birmania, Aung San Suu Kyi liberata dopo sette anni di arresti
Il Premio Nobel per la pace si commuove davanti a migliaia di sostenitori in festa: «Lavoriamo insieme per i nostri obiettivi»
ROMA (13 novembre) – Aung San Suu Kyi è libera. La leader dell’opposizione birmana è stata rilasciata intorno alle 17.15 di oggi (le 11.45 in Italia) dopo sette anni consecutivi di arresti domiciliari, tenendo poi un brevissimo comizio di fronte ad alcune migliaia di sostenitori corsi a riabbracciarla all’esterno della sua villa-prigione di University Avenue, a Rangoon, in un’atmosfera di euforia collettiva. «Dobbiamo lavorare insieme, all’unisono, per raggiungere il nostro obiettivo» sono state le prime parole del 65enne premio Nobel per la Pace – visibilmente commossa per la felicità – a una folla sempre più rumorosa per l’eccitazione, tanto che per diversi minuti Suu Kyi non è riuscita a parlare. La donna ha poi invitato i suoi sostenitori a tornare ad ascoltarla alla sede del suo partito domani a mezzogiorno. «C’è un tempo per il silenzio e un tempo per parlare» ha detto prima di rientrare in casa, mentre all’esterno proseguivano ancora i cori in suo onore e la gente continuava ad affluire nell’area.
Dopo un’attesa durata oltre 24 ore, tanto che molti cominciavano a temere possibili complicazioni in merito alle condizioni del rilascio di una donna, nota per non accettare compromessi con il regime, alcuni funzionari sono entrati nella residenza per leggere al premio Nobel per la Pace l’ordine con cui la giunta militare ha disposto la liberazione, proprio nel giorno in cui scadeva l’ultima estensione di 18 mesi dei suoi arresti, per aver dato breve ospitalità nel maggio 2009 a un intruso americano. Suu Kyi, 65 anni, ha trascorso 15 degli ultimi 21 anni in detenzione.
Info: Il messaggero.it
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