Da Karl Marx e Antonio Gramsci a Donald Trump, passando per Matteo Salvini
di Umberto Mazzantini
Sta girando su Facebook un video di un intervento di Diego Fusaro a Matrix [vedi più sotto] sul perché l’immigrazione è funzionale al neo-capitalismo e che è una fulminante analisi marxiana dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo, della necessità di manodopera a basso prezzo che ha bisogno, ora come ieri, dello sradicamento culturale e sociale, della creazione di lavoratori a basso costo da contrapporre ad altri lavoratori. Fino alla guerra. Non a caso Fusaro dice che i migranti e i profughi non sono i nostri nemici, sono i nostri alleati, da difendere, e con i quali gli sfruttati occidentali, la classe operaia e media impoverita, i precari a vita, devono e possono costruire l’alternativa politica e sociale a un capitalismo famelico.
La cosa che stona nel filmato è il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, che annuisce ripetutamente, dichiarandosi perfettamente d’accordo con un filosofo che, sulla suo sito internet, si presenta così: «allievo indipendente di Hegel e di Marx, di Gentile e di Gramsci. Intellettuale dissidente e non allineato, sono al di là di destra e sinistra. Se, infatti, la sinistra smette di interessarsi a Marx e a Gramsci, occorre smettere di interessarsi alla sinistra: e continuare nella lotta politica e culturale che fu di Marx e di Gramsci, in nome dell’emancipazione umana e dei diritti sociali». Insomma, niente di più distante, culturalmente e antropologicamente, dalla xenofobia leghista.
O Salvini non ci ha capito nulla o crede che noi non capiamo più nulla. Fusaro fa un discorso marxista-internazionalista in difesa dei migranti/schiavi e contro il capitalismo che li sfrutta e chi li perseguita (tipo Salvini) e Salvini fa sì con la testa come i cagnolini con il collo snodato che negli anni ’60 che gli italiani mettevano dietro ai lunotti delle utilitarie. Poi esce dallo studio e inneggia a Donald Trump… Può darsi che Salvini a Matrix si fosse improvvisamente ricordato di quando capeggiava la lista dei Comunisti Padani per le farsesche elezioni del Parlamento secessionista della Padania, prima di diventare un acceso nazionalista italiota della destra lepenista.
Il problema per Salvini e per tutta la destra italiana che oggi si scaglia contro i disastri della globalizzazione, che inneggia al miliardario palazzinaro Trump e addirittura alla classe operaia Usa, umiliata dalla banche e dalle multinazionali, è che gli argomenti proposti da Fusaro sono gli stessi del movimento no-global a Seattle e poi a Genova, dove sotto lo sguardo e con le indicazioni del governo del miliardario Berlusconi, difeso da Salvini e zeppo di uomini della destra appena sdoganata, venne attaccata una manifestazione no-global con centinaia di migliaia di persone, ci furono i vandalismi dei black bloc e il massacro dei ragazzi della Diaz. Tutti elementi che andarono a difesa della globalizzazione capitalista, cioè le stesse politiche e le grandi imprese e la grande finanza che sfruttano i migranti e umiliano gli operai togliendo dignità al lavoro, come denuncia oggi l’improbabile Salvini indignato.
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