È nuovo record per l’azzardo in Italia secondo le previsioni dell’agenzia specializzata Agipronews. Quest’anno gli italiani hanno giocato ben 95 miliardi di euro: 260 milioni al giorno, 3.012 euro al secondo. Un aumento di 7 miliardi, l’8% in più rispetto agli 88 miliardi spesi nel 2015.
Il record assoluto di quest’anno è esattamente il doppio del 2008 quando si arrivò a 47,5 miliardi e sei volte del 1998 quando gli italiani spesero 24.244 miliardi di lire, pari a 15,8 miliardi di euro. Ma dove hanno speso di più gli italiani? In slot e Vlt sono è infatti finito il 51,6% del totale, cioè 49,1 miliardi, un fiume di monete inserito in queste “mangiasoldi”, un’infinita serie di tasti premuti. Nello specifico nelle slot sono finiti 26,3 miliardi (+1,3%), mentre nelle Vlt, dove si può spendere di più, 22,8 miliardi (+2,7%).
Ed è record anche per le tasse incassate dallo Stato, la previsione parla di ben 10 miliardi di euro rispetto agli 8,4 miliardi del 2015. La voce che più contribuisce al gettito, pari al 58%, è quella degli apparecchi da intrattenimento (Slot e Videolottery), che versano complessivamente allo Stato 5 miliardi e 850 milioni di euro, dei quali, 4,6 provenienti dalle sole slot machine (+36% rispetto al 2015). Tale incremento è dovuto soprattutto ai provvedimenti del governo Renzi, in particolare al sensibile aumento della tassazione previsto dalla Legge di Stabilità del 2016 e in vigore dal 1° gennaio scorso: dal 13%, il prelievo erariale è passato al 17,5% degli incassi.
Discorso analogo, ma in forma più attenuata, per le Videolottery, che versano allo Stato 1250 milioni (+13%) in virtù di un prelievo passato dal 5% al 5,5%. Tra le voci cardine del prelievo statale, spiccano il Gioco del Lotto con 1760 milioni e il Gratta e Vinci (1375), mentre dal Superenalotto arriva quasi mezzo miliardo di euro: 477 milioni.
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