(DIRE) Roma, 18 ago- Quote rosa a Piazza Affari e dintorni. La mappa del potere finanziario al femminile, elaborata dal settimanale “Milano Finanza”, parla chiaro: la presenza di manager donna nelle 283 quotate in Italia e’ minima. Su 2.866 componenti dei vari consiglio di amministrazione, solo 136 sono donne. Appena il 4,74%, percentuale ancora piu’ magra se si considera che in molti casi la stessa persona siede in piu’ cda, come nel caso di Jonella Ligresti (6 poltrone in differenti board), della sorella Giulia (presente in 5 board) o di Marina Berlusconi (3 consigli di amministrazione). Considerando anche il collegio sindacale, appena 255 posti su 4.348 sono occupati da donne (il 5,86%). Mentre all’estero si moltiplicano i casi di supermanager al femminile (con il recente caso dell’indiana Indra Nooyi, scelta come ceo della Pepsi), in Italia le donne presenti nei cda sono per lo piu’ importanti socie dell’azienda o comunque mogli o figlie degli azionisti di riferimento. Da notare che le societa’ a partecipazione statale (Eni, Enel, Finmeccanica, Alitalia) non annoverano alcun tipo di presenza femminile nei rispettivi consigli di amministrazione.

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