di Albero Guarnieri

ROMA – Lucia Annunziata all’attacco del ddl Gasparri. Per lei riserva alla tv pubblica «un futuro di subalternità e di declino perché non viene risolto il nodo del conflitto d’interessi». Un giudizio netto e pesante che le costa subito un rimbrotto da parte del ministro delle Comunicazioni. «In un momento in cui è in discussione la legge Gasparri, che determina il destino della Rai, è impressionante, e forse rivelatore di incertezze e di paure, il silenzio dell’Azienda stessa» dice Lucia Annunziata. E aggiunge: ««È tempo che tutti i dipendenti della Rai facciano sentire la loro voce. Il futuro che il Ddl riserva a una Rai subalterna non è un futuro felice. Come già molti hanno detto, la legge proposta inibisce infatti la competizione all’interno del sistema delle comunicazioni e non risolve il nodo fondamentale: il conflitto di interessi».
«Invito la Annunziata ad occuparsi della Rai, visto che ne è il presidente»: così il ministro Gasparri risponde, ribadendo che «la legge va nella direzione di aprire il mercato a una maggiore concorrenza ma senza determinare un nanismo delle imprese editoriali». E Anche Roberto Natale segretario dell’Usigrai contesta, per diverse ragioni la presidente: «Sta al settimo piano muoversi». Beppe Giulietti invece plaude all’iniziativa della presidente mentre il direttore generale Flavio Cattaneo commenta: «L’azienda si difende tutti i giorni con i fatti, non con le chiacchiere». . Da parte sua il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri sottolinea, commentando la relazione del garante Cheli, che «prima c’era un monopolio, certamente è meglio un duopolio. Non si può dimenticare poi che c’è nel mercato anche La 7».

(dal Messaggero di Venerdì 11 luglio)

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