di Antonia Chimenti

MAMMA ANGELA DI PISTICCI

Vive nel suo nido di fata in un candido paese della Lucania, Pisticci.
Ottantacinque anni di tristezze, di lutti e di lotte non hanno alterato la serenità del suo volto di donna umile e operosa.
Una grande fede la sorregge e le conferisce un’espressione di quieta rassegnazione.
Circondata da foto che ritraggono momenti lieti, la sua vita trascorre in una routine gioiosa.
Condivide tutto; è generosa e socievole; è l’incarnazione del sogno che si fa arte.
Splendide trine escono dalle sue mani per incanto. Non ha bisogno di seguire con lo sguardo il suo lavoro. Le sue mani creano. Le sue mani realizzano splendidi arabeschi seguendo l’estro e la fantasia. L’immaginazione vola; i ricordi dolorosi si affievoliscono, la rudezza del quotidiano si ammorbidisce.
La sua risposta alla tragicommedia della vita è la realizzazione della bellezza in una magica alchimia fra immaginazione e manualità, per il tramite di umili strumenti: un minuscolo uncinetto e un gomitolo di cotone.

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