(ASCA) – Catanzaro, 31 mar – ”Lo scorso dicembre organizzai un seminario sulla rappresentanza di genere dal profetico titolo ”Questo non e’ un paese per donne”, nel corso del quale uomini e donne delle istituzioni si confrontarono sui possibili strumenti legislativi per aumentare la scarsa presenza delle donne negli organismi elettivi regionali e non solo”. Lo ha dichiarato Maria Stella Ciarletta, Consigliera di parita’ della Regione Calabria. ”Seguirono mesi di intenso dibattito sulla possibilita’ di introdurre, in seno alla riforma elettorale in discussione al Consiglio Regionale, la codidetta doppia preferenza, cioe’ la possibilita’ per gli elettorali di esprimere due voti nei confronti di candidati di sesso diverso, come aveva gia’ previsto la Regione Campania. Seppure l’emendamento sia faticosamente approdato in Aula, l’assemblea regionale l’ha clamorosamente bocciato, – dice Ciarletta – con un rifiuto trasversale da parte dei partiti, con il voto favorevole di nove consiglieri”. ”A urne chiuse, possiamo leggere, senza grande fatica, le conseguenze di quella presa di posizione politica: non sono state elette donne in Consiglio Regionale. La Calabria – sostiene Ciarletta – ha perso una occasione storica, e si ritrova, tra le regioni dove si e’ votato, insieme alla Basilicata, a non avere rappresentanza di genere. Con amara ironia si potrebbe commentare che la domocrazia paritaria si e’ fermata ad Eboli”.
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