Lamezia Terme, 7 mar. – (Adnkronos) – ”Più donne in politica per il 57,5% dei calabresi”. E’ questo, secondo Eurispes Calabria, l’appello di un campione rappresentativo di 1.000 calabresi, chiamati ad esprimere la loro opinione sul tema relativo alla presenza delle donne in politica. Secondo il campione sarebbe auspicabile una maggiore presenza femminile nelle posizioni di vertice soprattutto nel sistema politico e di rappresentanza; questo il pensiero della stragrande maggioranza dei calabresi intervistati. Nello specifico, il 25,6% del campione ha indicato quale sede istituzionale in cui aumentare il peso delle donne il massimo organo esecutivo, ossia il Governo; nel 16,8% dei casi la richiesta ha riguardato il Parlamento, nel 10,5% i partiti politici e nel 4,6% i sindacati. Complessivamente, dunque, quasi sei calabresi su dieci (57,5), con una netta prevalenza dell’universo femminile su quello maschile (63,6% vs 50,9%), ravvisano la necessità di dare maggiore spazio e voce alle donne in materia di politica. Secondo l’analisi di Eurispes, l’esigenza manifestata dai cittadini circa una maggiore presenza delle donne in politica diventa ancora più evidente allorquando si chiede agli intervistati di prendere in considerazione le sole istituzioni
politiche e di rappresentanza locali.
Sono ben sette su dieci in questo caso i calabresi che denunciano la scarsa rappresentanza femminile in seno agli organi politici e di rappresentanza che operano a livello regionale (71,3%). Dalla analisi dei dati, colpisce, inoltre, il fatto che a giudicare ”per nulla o poco” adeguata la presenza femminile nelle istituzioni politiche calabresi siano soprattutto i maschi (75,6% vs 67,3%), mentre non sorprende il trend crescente che si registra rispetto alle stesse modalità in funzione del livello di istruzione del campione: più è alto il grado di istruzione degli intervistati maggiore è, infatti, il numero di soggetti che ritengono sottorappresentato l’universo femminile nella politica locale, probabilmente perché seguono con più assiduità le vicende politiche regionali e locali. Più donne in politica in quanto più capaci di mediare con gli attori sociali ed istituzionali, più concrete nel rispondere alle istanze dei cittadini, più solidali e oneste. Queste le principali argomentazioni addotte dai calabresi a supporto della richiesta di una maggiore presenza femminile nel mondo della politica. I maschi più delle donne ritengono che l’impegno al femminile in politica sia sinonimo di solidarietà e trasparenza, mentre le opinioni tra i due sessi convergono relativamente al fatto che la donna garantirebbe maggiore onestà dell’uomo in politica.
L’appello dei calabresi a ché venga garantita una maggiore partecipazione delle donne in politica trova, infine, un’ulteriore fondamento nel fatto che la stragrande maggioranza di essi (66,4%) giudica questa ”mancanza” addirittura come un limite alla piena applicazione dei principi di pari opportunità, quei principi tanto proclamati e incalzati, oggi più che mai, dal sistema politico e di rappresentanza, sia esso locale o nazionale. Il richiamo al rispetto delle regole, in tal senso, oltre che dai laureati proviene soprattutto dalle dirette interessate, ossia dalle donne (72,4% vs 60,2% dei maschi).
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