(ASCA) – Catanzaro, 14 mar – Il Consigliere regionale di Parita’, Marisa Faga’, unitamente alla Consigliera provinciale di Parita’, Sonia Munizzi, ha incontrato l’Assessore provinciale di Catanzaro, Ida Corsi, per discutere su tutta la problematica dell’Agenda 21, affrontando i temi di sostenibilita’, che riguardano la sfera sociale e politica di pari opportunita’ tra uomini e donne.
Le Consigliere hanno sollecitato l’Amministrazione provinciale a partecipare al bando, promosso dalla Comunita’ Europea sullo sviluppo sostenibile dell’ambiente urbano, che prevede l’avvio di attivita’ di formazione, informazione e sensibilizzazione sulla problematica ambientale, puntualizzando l’affermazione della sostenibilita’ di genere, intesa come elemento strategico dello sviluppo del territorio. Hanno ribadito che e’ indispensabile procedere a una pianificazione strategica di sviluppo, durevole e sostenibile, promuovendo una migliore qualita’ della vita, i servizi, le iniziative di sviluppo economico, la promozione
imprenditoriale ed, in particolare, quella femminile, la crescita delle opportunita’ occupazionali, mantenendo una presenza attiva di popolazione sulle diverse aree, soprattutto quelle minacciate dallo spopolamento, in quanto ambienti positivi, in cui vale la pena vivere e costruire una famiglia e un futuro.
L’Assessore Ida Corsi ha illustrato l’articolato progetto di Agenda 21, elaborato dall’Amministrazione Provinciale e dichiarato idoneo dal Ministero dell’Ambiente, ha condiviso
la proposta, si e’ impegnata a partecipare al bando europeo – specifica un comunicato – e ad inserire, nella prossima programmazione dell’Amministrazione, quanto indicato dalle Consigliere. Ha invitato le stesse, inoltre, a far parte del Forum Permanente di Agenda 21.

PARI OPPORTUNITA’: VENETO, ZANON ‘AL VIA PROGETTI PER IMMIGRATI’
PROGRAMMI-PILOTA PER DIFFONDERE CULTURA ITALIANA E VENETA

Padova, 14 mar. – (Adnkronos) – I diritti delle donne vanno fatti conoscere ai tanti immigrati, di religione e cultura diverse dalle nostre, che vivono e lavorano nel Veneto. Il posto che le donne italiane e venete occupano nella societa’ va fatto conoscere (nel lavoro, nella famiglia, nella salute) per aiutare la reciproca conoscenza e un’integrazione valida. Questi i motivi che hanno dato l’avvio all’iniziativa ‘I diritti delle donne: diritti di tutti’, presentata oggi a Padova dall’Assessore regionale ai flussi migratori, Raffaele Zanon. Il ciclo di conferenze e’ promosso e curato dal Ctp ‘Diego Valeri’ di Padova e dall’Associazione ‘Moderata Fonte’ ed e’ stato assunto dalla Regione Veneto come progetto-pilota, nell’ambito del
programma regionale di interventi sull’immigrazione.

DONNE: IN POLITICA 80% FA FATICA PER IMPEGNI FAMIGLIA
CONSIGLIO REGIONALE LOMBARDO PRESENTA INDAGINE SU ELETTE

Milano, 14 mar. (Adnkronos) – Poche ma grintose. Con un titolo di studio elevato e interessate soprattutto alla politica locale. Le donne impegnate come assessori e consigliere sono una minoranza (poco piu’ dell’11% degli eletti in Lombardia) ma che fa valere i propri diritti, forse con un po’ piu’ di fatica rispetto agli uomini. E’ quanto emerge da una ricerca che il Consiglio regionale lombardo ha affidato all’Universita’ degli studi di Milano e all’Istituto di Ricerca della Regione Lombardia sulle donne in politica e sugli ostacoli che si frappongono a una loro maggiore presenza nella ‘cosa pubblica’.
Una donna in politica incontra piu’ difficolta’ di un uomo, secondo il 71% del campione di mille uomini intervistati, anche se il 62% pensa che una donna in gamba riesca comunque ad emergere. Tra gli ostacoli che impediscono la carriera politica alle donne, il 33% dei colleghi maschili individua motivazioni di natura familiare, una causa a cui danno ben piu’ peso le dirette interessate di cui l’80% valuta la famiglia il deterrente maggiore alla politica. (Segue)

DONNE: IN POLITICA 80% FA FATICA PER IMPEGNI FAMIGLIA
BASSOLI, TROPPE DIFFERENZE CON COLLEGHE EUROPEE

Adnkronos)- ”Ho lavorato con le colleghe europee per individuare i problemi delle donne nel mondo del lavoro e nelle istituzioni. Ci sono molte differenze tra l’Italia e l’Europa, siamo
il fanalino di coda, anche dietro Spagna e Grecia”. E’ questo il commento all’indagine di Fiorenza Bassoli, vicepresidente del Consiglio regionale lombardo e promotrice di un nuovo Statuto regionale che favorisca le pari opportunita’ tra gli uomini e le donne.
Al momento, nella Regione Lombardia, le donne rappresentano una minoranza: un’assessore, una vice del Consiglio, tre capigruppo e tre presidenti di Commissione. Per aumentare la presenza delle donne in politica la maggior parte degli intervistati suggerisce di sostenere le candidate con corsi di formazione e incentivi economici.
Il 36,5% del campione preso in considerazione dall’indagine, propone di fissare per legge una quota minima del numero di elette nelle istituzioni. Tra le altre soluzioni c’e’ la proposta di dare incentivi economici ai partiti che candidano piu’ donne nelle loro liste o le fanno eleggere.

Categorizzato in: