Cambiare e’ un verbo che si preferisce declinare al passato piuttosto che al futuro. In tempo di buoni propositi per l’anno nuovo uno studio sulla personalita’ pubblicato su ‘Science’ mostra che, almeno quando si guarda a se stessi, non si pensa di cambiare molto nel futuro, a differenza di quanto invece e’ accaduto in passato. Dopo aver intervistato piu’ di 19.000 uomini e donne tra i 18 e 68 anni, i ricercatori diretti da Jordi Quoidbach del National Fund for Scientific Research di Bruxelles (Belgio) concludono che, anche se le persone apprezzano e notano il modo in cui la propria personalita’ e i propri valori sono cambiati rispetto al passato, in genere credono che non si modificheranno poi molto in futuro. Questa tendenza a considerare il presente come un momento di svolta, in cui si e’ finalmente diventati la persona destinata a restare tale per il resto della vita, puo’ portare a sottostimare i propri comportamenti, ma anche i gusti futuri, secondo gli autori dello studio. Non solo, questo atteggiamento si osserva in giovani, persone di mezza eta’ ed anziani: tutti credono di essere cambiati molto in passato, ma anche che lo faranno relativamente poco in futuro. “La storia, a quanto pare, termina sempre con l’oggi”, scrivono i ricercatori. (Adnkronos 03-GEN 12)

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