Andare, andare, non farsi sponda
anche se nel baccano della vita
s’attenua il fischio del treno.
Si sa,
tutte le piume diventano polvere:
basta chiudere le palpebre,
guadagnare tempo, accogliere poi,
in una sola occhiata, tutta la musica
del cielo… anche se quella
non è la nostra musica: l’orecchio
in germoglio -tra libertà e lacrime-
potrà patirne straziato la mancanza,
ma, pulita la ferita, un seme
non più tremante darà luce
al granaio del mondo.
Iole Chessa Olivares
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