La senatrice di Liberi e Uguali Loredana De Petris in conferenza stampa a Palazzo Madama insieme a Stefano Fassina. Appoggio anche da Cirinnà (Pd) e Bonino (Radicali). Alle 18 il tavolo tecnico e la manifestazione in Campidoglio
La Casa internazionale delle donne in via della Lungara
«Il nostro impegno è quello di presentare una mozione in Senato a sostegno della Casa internazionale delle donne con delle proposte precise, quindi inizieremo la raccolta delle firme». Lo annuncia la senatrice di Liberi e Uguali Loredana De Petris in conferenza stampa a Palazzo Madama insieme a Stefano Fassina. De Petris riferisce del sostegno a questa iniziativa da parte di Monica Cirinnà del Pd e di un messaggio di sostegno arrivato anche da Emma Bonino. Attesa poi, per il tavolo tecnico previsto alle 18 in Campidoglio, tra gli assessorati al Patrimonio e alla Roma semplice e le attiviste della Casa delle donne per cercare una soluzione allo sfratto.
«L’approccio ideologico del bando rischia di desertificare la città»
Per la senatrice di Leu «è molto grave la mozione approvata in Campidoglio perché volutamente ignora il contributo sociale e di servizio che la Casa ha svolto per 30 anni. Anche dal punto di vista formale ci sono gli strumenti per arrivare a una soluzione», assicura. Stefano Fassina, in qualità di consigliere comunale, sottolinea che «questa vicenda ha un valore generale perché è tra le più rilevanti di un problema più generale che riguarda centinaia di realtà associative della città in un quadro sempre più difficile». I nodi, osserva Fassina, «sono quello del canone che è insostenibile per queste realtà: bisogna modificare la delibera che prevede la valorizzazione dei beni». Poi, «c’è la questione del bando, che non può essere assunto come un totem: l’approccio ideologico del bando rischia di desertificare la città». Sempre per Fassina «si può invece fare una convenzione in cui il Comune pone delle condizioni senza mettere a bando alcuni immobili».
Koch: «Chiediamo la rateizzazione del debito»
La presidente della Casa delle donne, Francesca Koch, sottolinea che «non si può risolvere la vicenda restando nel solo perimetro ragionieristico. Noi abbiamo sollecitato dal 2010 l’amministrazione Capitolina a rivedere il canone d’affitto e la giunta Alemanno ha allungato la convenzione prevedendo un piano di rateizzazione del debito. Poi con la giunta Marino – ricorda- abbiamo trovato grande attenzione ma il percorso individuato non è stato possibile portarlo a termine per la caduta della giunta. Ora chiediamo di riconoscere gli oneri e le spese che abbiamo sostenuto, rateizzando il debito». Infine si chiede che «la giunta capitolina si avvalga della nuova legge di riforma sul terzo settore per concedere in comodato gratuito la struttura».
La manifestazione
Intanto, arrivano messaggi di adesione alla mobilitazione prevista alle 18 in piazza del Campidoglio durante il tavolo tecnico, come quello della capogruppo della Lista Civica Zingaretti, Marta Bonafoni: «Sarò anche io al presidio organizzato all’Assessorato Roma semplice in Campidoglio in difesa della Casa Internazionale delle Donne, che ha subito in Assemblea capitolina il voto su una mozione ingiusta. Ci auguriamo che il tavolo con le assessore raddrizzi il tiro e rimetta al centro la trattativa sul rientro dal debito riconoscendo alla Casa l’autonomia dello spazio e l’enorme valore aggiunto che rappresenta per Roma e per tutto il Paese.» Così, in una nota.
Video: Casa Donne, Koch: “Aspettiamo risposte dal comune”
21 maggio 2018 https://roma.corriere.it
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