via della Lungara,19 – Roma
tel. 06 684017
e-mail: cciddonne@tiscali.it
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Arcidonna, Candelaria, Casa Internazionale delle Donne, Caucus delle donne -Comitato romano, Cooperativa Generi e Generazioni, Lobby europea delle donne, il Paese delle donne, Associazione Zora Neale Hurston-

Carissime amiche e compagne,
La difficile situazione nazionale e internazionale non è riuscita a farci dimenticare le idee delle donne su una nuova possibile convivenza globale, emerse nel Forum e nella IV Conferenza ONU sulle donne di Pechino nel 1995. Infatti, nonostante gli anni duemila abbiano distrutto molta parte delle speranze emerse nel corso degli anni novanta, quelle idee risultano tuttora valide e degne di essere realizzate e migliorate, soprattutto se vogliamo porre una fine al regime di odio e paura che sembra essersi impossessato del nostro pianeta.
Non si può infatti trascurare il fatto che gli eventi accaduti negli ultimi tre anni, dalla caduta delle Twin Towers alle guerra dell’Afganistan e dell’Iraq, hanno mutato radicalmente lo scenario mondiale, trasformando in “guerra di civiltà”, quella che negli anni novanta chiamavamo globalizzazione. Infatti, il mutamento delle forme della politica internazionale ha costretto molte di noi, in poco tempo, ad avere una nuova consapevolezza dei diversi livelli in cui “si fa politica” anche in un paese come l’Italia.
Le manifestazioni per la pace hanno costituito una potente arena di incontro tra soggetti differenti ugualmente preoccupati di creare nuovi spazi di democrazia, eppure in molte occasioni, anche nei nuovi movimenti è stato difficile far valere l’importanza di uno sguardo di donne sul mondo, nonostante in molte, se pure con modalità differenti, avvertiamo la necessità di nominare la differenza dagli uomini e dalle loro pratiche politiche. Il risultato finale è che, anche nei nuovi movimenti che si creano il punto di vista critico delle donne sulle possibili nuove regole della convivenza, si perde, e le donne ritornano ad essere una voce in appendice. E questo nonostante la riflessione collettiva delle femministe del Nord e del Sud del mondo sia stata, sin dagli anni ottanta, tra le voci più critiche e innovative.
In Italia in particolare, nonostante i recenti successi alle europee, la voce delle donne non riesce a arrivare nelle istituzioni dove si decidono le regole della convivenza e, come dimostra la legge per la procreazione assistita, si tentano dei veri e propri colpi di mano, contro la libertà politica delle donne. Uno dei modi per restringere questa libertà politica è il fatto che le istituzioni, anche quelle con a capo le donne, spesso non favoriscono la partecipazione delle donne ai dibattiti in sede internazionali.
A testimonianza di questo basta evidenziare che nessuna rilevanza è stata data al fatto che nel Marzo del 2005, l’Italia si presenterà alle Nazioni unite per mostrare come le sue istituzioni, nazionali e decentrate, i suoi partiti e la sua società civile abbiano contribuito alla realizzazione in patria e fuori della Piattaforma di Pechino e della sua revisione fatta nel 2000.
In un paese realmente democratico questa pubblicizzazione avrebbe dovuto essere fatta dalle stesse istituzioni che siedono nelle Commissioni delle Nazioni unite, purtroppo non siamo in quella situazione e riteniamo di dover, ancora una volta, supplire alle mancanze istituzionali attraverso l’impegno diretto della società civile.
Intendiamo cioè far giungere alle Nazioni Unite il punto di vista dell’associazionismo femminile e delle organizzazioni non governative sulla reale situazione delle donne in Italia, su quanto è stato realizzato e su quanto non è stato realizzato della Piattaforma di Pechino.
Per questo motivo le associazioni in indirizzo invitano tutte le associazioni femminili e le Ong, nonché le rappresentanti del Parlamento italiano ed europeo, delle istituzioni nazionali e locali e delle organizzazioni sindacali all’incontro dal titolo:
Un’altra convivenza è possibile?
Una riflessione sul ruolo delle donne nella società italiana e nel mondo A dieci anni da Pechino che si terrà il giorno Sabato 2 ottobre ore 10 – 17 alla Casa Internazionale delle Donne, via della Lungara 19, Roma
Introduce Bianca Pomeranzi

Per favorire il carattere propositivo dell’incontro, vi alleghiamo la traduzione sintetica del questionario spedito dall’Onu ai governi, quale traccia per elaborare noi stesse una nostra risposta alternativa. Vi preghiamo pertanto di venire alla riunione con proposte già elaborate sui singoli punti del questionario.

Segreteria organizzativa:
Marisa Rodano
Marcella Mariani
Isabella Peretti
Stefania Vulterini

 

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