Giudice potrà interpellare donna purché il richiedente sia maggiorenne. Verdetto colma il vuoto normativo: quattro anni fa la Corte costituzionale dichiarò illegittimo il blocco per ragioni di privacy, ma il parlamento non si è mai pronunciato.
ROMA – Dopo quattro anni passati ad attendere che il parlamento si pronunci, è intervenuta la Corte di Cassazione per stabilire la legittimità del diritto di un figlio maggiorenne, nato da una donna che al momento del parto non lo ha riconosciuto e ha voluto rimanere anonima, a tentare di conoscere le sue origini. Si potrà quindi far interpellare dal giudice la donna che lo ha partorito per sapere se vuole ancora rimanere nell’ombra oppure dopo tanto tempo ha cambiato idea e vuole farsi conoscere.
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