Non ascoltare
i miei lamenti
quando domando a Dio
come farò ad essere ancora madre
se la vita mi spezza la schiena

ma vibra
al vagito di tuo figlio
che mi fa bella
più della luna in cielo

chiamami donna
al dondolare stanco della sera
con la tua testa china
che non riesce a trattenere il pianto

sussurra il mio nome
se mi vedrai bianca di farina
piangere solchi di sale
al capezzale antico
degli affetti

urla il mio nome al mondo
quando farò fiorire la speranza
nei campi devastati dalla guerra

cerca la mia dolcezza
se una nuova primavera
ti sorprende
e se germoglia l’aurora
sui deserti senza alcun cespuglio

Ma non cercarmi più
se sono andata via
se ho raccolto un pugno
d’amore
per scappare altrove

qui non c’era più posto per le donne
solo bagliori d’odio
in ogni vostra faccia

siamo scappate tutte
perché ci dispiaceva
avervi partorito

Anna Manna

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