Roma, 7 mar. (Adnkronos) – L’agricoltura italiana e’ sempre piu’ al ‘femminile’. Negli ultimi dieci anni le imprese agricole condotte da donne sono aumentate in maniera costante e sono attualmente pari a circa 300 mila, rappresentando oltre il 30 per cento del totale. In pratica, un’azienda su tre. Un trend in continua crescita. Una presenza che nei prossimi anni e’ destinata a consolidarsi. Sono imprenditrici competitive, attente all’evoluzione del mercato, alla qualita’ e pronte ad ampliare le proprie superficie. E’ quanto sostenuto dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori e dall’Associazione ”Donne in Campo” in occasione dell’8 marzo, festa della donna. Secondo
Cia e ”Donne in Campo”, le conduzioni ”femminili”, nell’ultimo decennio, si sono ridotte di 1.000 unita’ nelle aziende inferiori ai 5 ettari, mentre sono cresciute di 14 mila unita’ (piu’ 16,4 per cento) in quelle di maggiori dimensioni. E si riscontra un aumento (8 mila unita’) sia nella conduzione diretta che in quella con salariati (7 mila unita’). Le donne conduttrici -rilevano Cia e ”Donne in campo”- non solo non sono diminuite, bensi’ hanno anche aumentato l’impegno dedicato all’azienda nell’ambito di una ristrutturazione e riconversione delle loro unita’ produttive, quale risposta alla competizione sia con gli uomini che con il mercato agroalimentare nazionale ed internazionale che pone condizioni sempre piu’ onerose per il conseguimento di un giusto reddito.

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