ogm1601 - CINA, 
 GLI OGM ILLEGALI CONTAMINANO LA CATENA ALIMENTARE

La denuncia in un rapporto di Greenpeace: Nonostante la coltivazione di OGM sia ancora illegale, semi prodotti da Monsanto, Syngenta e DuPont sono già nel mercato e nei prodotti alimentari
Gli agricoltori cinesi stanno seminando illegalmente mais OGM nel Nord-Est del Paese, in barba alle disposizioni del governo e mettendo a rischio tutta la catena alimentare. Lo afferma un rapporto di Greenpeace, puntando il dito sulla incapacità delle autorità di garantire la sicurezza alimentare.
Pechino ha speso miliardi di dollari per sviluppare colture OGM che spera possano garantire l’approvvigionamento al miliardo e mezzo di abitanti della Cina, ma non ne ha ancora approvato la coltivazione commerciale a causa delle forti contrarietà della popolazione.
La denuncia degli ambientalisti è uno schiaffo al governo, che non sembra in grado di supervisionare la messa a dimora di colture OGM una volta che la coltivazione a scopi commerciali sarà consentita. Tutto ciò potrebbe ripercuotersi sulla catena alimentare nel suo complesso, la quale rischia una contaminazione diffusa.
Nel suo rapporto, Greenpeace afferma che il 93% dei campioni prelevati nel 2015 dai campi di mais in cinque contee della provincia di Liaoning, è risultato positivo alla presenza di OGM appartenenti a tre multinazionali: Monsanto, Syngenta e DuPont Pioneer. Stessa cosa per quasi tutti i campioni di sementi prelevate dai mercati dei cereali, così come i campioni di alimenti a base di mais venduti nei supermercati della zona. Tra le sei varietà di semi di mais prelevate dal mercato delle sementi di Liaoning e risultate positive, tre non recavano alcuna certificazione del Ministero dell’Agricoltura, mentre altrettante erano classificate come sementi convenzionali. Questo significa, secondo Greenpeace, che hanno subìto contaminazione da OGM.
«È molto probabile che gran parte del mais sia già entrato nei magazzini nei mercati all’ingrosso e al dettaglio di tutto il Paese, per finire nel cibo dei cittadini», ha criticato l’associazione ambientalista, la quale ha spesso sostenuto che le varietà di OGM in fase di sperimentazione sul campo siano state vendute illegalmente agli agricoltori per uso commerciale.
In Cina, nonostante la propaganda governativa, il pubblico è decisamente contrario alla manipolazione genetica delle colture: alcuni attivisti anti-OGM hanno addirittura fatto causa al governo per la mancata comunicazione di informazioni sull’approvazione all’import di colture manipolate e sui suoi piani per la coltivazione. (Articolo Pechino, 7 gennaio 2016)

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