si apre la 18° Edizione
Roma, 19 ottobre – MedFilm Festival, 18° edizione. La rassegna parte oggi, all’Auditorium della Conciliazione e alla Casa del Cinema, portando per dieci giorni nella Capitale i protagonisti del cinema del Mediterraneo, nell’anno europeo dedicato alla solidarietà tra generazioni e all’invecchiamento attivo.
L’Italia, a cominciare dalla sua collocazione geografica, ha un ruolo di ponte ideale per promuovere il dialogo artistico e culturale tra i Paesi dell’area euro-mediterranea, che quest’anno parteciperanno al Festival con delegazioni artistiche e istituzionali di 40 paesi. In programma un cartellone di 86 film, documentari e cortometraggi di qualità, come sempre rigorosamente in lingua originale (sottotitolate), e ospiti internazionali.
A raccontare la sponda Nord e la sponda Sud del Mediterraneo, ospiti d’onore del 2012, saranno la Slovenia, paese cinematograficamente tra i più vitali in Europa, e Marocco, Tunisia, Algeria, Egitto, Turchia e Libano, che portano una testimonianza diretta della primavera araba a un anno dal suo inizio.
Dalla Slovenia, paese tra i primi a dare l’avvio alla nascita di una vera e propria industria del film indipendente nei paesi dell’area balcanica, arrivano pellicole che indagano orizzonti di solitudine e problematiche sociali e sentimentali di un’Europa in crisi di mutazione. Gli autori sloveni, molto spesso cresciuti professionalmente nella Mittleeuropa, esplorano i temi della frontiera, dell’identità e dello smarrimento di una comunità uscita dalla guerra, come ha fatto nei suoi film il regista Damjan Kozole, che sarà a Roma, tra gli ospiti annunciati al festival. Insieme alla Slovenia, i Balcani saranno rappresentati da film di Serbia e Croazia.
A più di un anno dalla primavera araba, il Medfilm indaga sul “dopo”. Gli autori della sponda Sud, abbandonando eccitazione ed entusiasmi della rivoluzione, inquadrano spaccature, luci e ombre della società araba. Il cinema approfondisce così le contraddizioni e gli smarrimenti che vengono dai laboratori di democrazia che fervono nel Nordafrica e più avanti, sino all’incendiata Siria. I film selezionati sono la preziosa testimonianza della ventata di libertà di un movimento che cerca un cambiamento militante e vigile, in grado di preservare le caratteristiche di unicità e diversità di ognuno dei paesi dell’area Nordafricana.
Il Premio Koinè andrà a Carlo Freccero osservatore della complessità contemporanea, il 19 ottobre, presso l’Auditorium Conciliazione, in occasione della Cerimonia di Apertura del festival.
Il Premio alla Carriera andrà allo sloveno Damjan Kozole regista che porta avanti una riflessione sui temi dei confini, delle frontiere, il 26 ottobre, presso l’Auditorium Conciliazione, in occasione della cerimonia di chiusura del Festival.
Per maggiori informazioni sul programma e i film in concorso,
http://www.medfilmfestival.org/medfilm2011/it/home.php
Dove: Auditorium Conciliazione / 19 e 26 ottobre ore 20.00
Casa del Cinema / dal 22 al 28 ottobre dalle 10.00 alle 24.00
Spazio Cervantes / dal 20 al 24 ottobre dalle 21.00 alle 24.00
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