STAR DEL FILM ‘L’UOMO DEL RISCIO” PREMIATO CON IL LEONE D’ORO A VENEZIA NEL 1958
Tokyo, L’attrice giapponese Hideko Takamine, matriarca del cinema del Sol Levante, e’ morta a Tokyo all’eta’ di 86 anni per un tumore ai polmoni. Interprete di oltre 300 film nell’arco di una carriera conclusa con il suo ritiro dalle scene nel 1979, Takamine e’ stata la prima grande star del cinema nipponico. Inizio’ la sua carriera fin da bambina qunado, all’eta’ di 5 anni, recito’ nei film muti degli Shochiku Tokyo Studios. Per tutti la ”piccola bambina”, come veniva chiamata all’epoca, divenne ben presto ”la ragazza della porta accanto” e quindi una popolare pin-up nei film dei registi Mikio Naruse e Keisuke Kinoshita, interpretando cosi’ negli anni Cinquanta il ruolo della ragazza giapponese media. Versatile e sensibile, Hideko Takamine si dimostro’ capace di reggere sia la commedia (come nelle due satire di Kinoshita ”Carmen se ne torna a casa” e ”Il puro amore di Carmen”, 1950-52) sia il dramma: ”Oche selvatiche” (1953), di Shiro Toyoda, una delle sue opere piu’ complesse, ”La’ dove sorgono le ciminiere” (1953) di Gosho, dove non sfiguro’ accanto alla grande Kinuyo Tanaka, ”Ventiquattro occhi” (1954), ancora di Kinoshita, dove fu l’indimenticabile maestrina che vede partire per il fronte i suoi scolari e ne riceve le ceneri, ”Nubi fluttuanti” (1955), ”Quando una donna sale le scale” (1960) di Naruse, e ”L’uomo del riscio”’, Leone d’oro nel 1958 alla Mostra di Venezia, dove compare anche Toshiro Mifune. Abile a interpretare tipi e caratteri femminili in ogni genere cinematografico, per Kinoshita l’attrice giocava ruoli di donna indipendente che incarnava una nuova femminilita’ giapponese in rotta con le costrittive tradizioni del passato. Per Naruse incarno’ un diverso tipo di donna, proveniente dalle classi indigenti, solitamente una tragica figura in lotta contro le disavventure del fato.(Adnkronos 06-GEN-11)
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