I genitori potranno dare il cognome della madre, del padre, di entrambi

cm 1 - COGNOME 
 MATERNO APPROVATO DALLA CAMERA

Cade l’obbligo del cognome paterno, arriva la libertà di scelta. L’aula della Camera ha approvato il testo sul doppio cognome, che ora deve passare all’esame del Senato per l’approvazione definitiva. La proposta di legge adegua il nostro ordinamento alla sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo del 7 gennaio scorso.

Ecco, in sintesi, le novità:
– Libertà di scelta. Piena libertà nell’attribuire il cognome. Alla nascita il figlio potrà avere il cognome del padre o della madre o i due cognomi, secondo quanto decidono insieme i genitori. Se però non vi è accordo, il figlio avrà il cognome di entrambi in ordine alfabetico. Stessa regola per i figli nati fuori del matrimonio e riconosciuti dai due genitori. Ma in caso di riconoscimento tardivo da parte di un genitore, il cognome si aggiunge solo se vi è il consenso dell’altro genitore e dello stesso minore se quattordicenne.
– Figli adottivi. Il principio della libertà di scelta, con qualche aggiustamento, vale anche per i figli adottati. Il cognome (uno soltanto) da anteporre a quello originario è deciso concordemente dai coniugi, ma se manca l’accordo si segue l’ordine alfabetico.

Trasmissibilità del cognome. Chi ha due cognomi può trasmetterne al figlio soltanto uno, a sua scelta.
– Cognome del maggiorenne. Il maggiorenne che ha il solo cognome paterno o materno, con una semplice dichiarazione all’ufficiale di stato civile, può aggiungere il cognome dell’altro genitore. Se però nato fuori del matrimonio, non può prendere il cognome del genitore che non l’ha riconosciuto.
– Entrata in vigore differita. Le nuove norme non saranno immediatamente operative. L’applicazione è infatti subordinata all’entrata in vigore del regolamento (il governo dovrà adottarlo al massimo entro un anno) che deve adeguare l’ordinamento dello stato civile. Nell’attesa del regolamento, sarà però possibile (se entrambi i genitori acconsentono) aggiungere il cognome materno. (AGI)
Red/Sim

“E’ un altro passo in avanti verso la parità dei sessi e la piena responsabilità genitoriale”. Donatella Ferranti commenta così il via libera della Camera al testo sul doppio cognome: “L’obbligo del cognome paterno- aggiunge la presidente della Commissione Giustizia- è simbolo di un retaggio patriarcale fuori del tempo e assurdamente discriminatorio, come tale severamente censurato dalla Corte europea dei diritti dell’uomo”.

http://www.huffingtonpost.it

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