Se a quell’aspetto macabro e sinistro
intabarrata in un mantello cupo
ti avessero dipinta bionda e bella
vestita solo di un bel velo azzurro
noi poveri mortali, noi tuoi schiavi
ti avremmo rispettata e forse amata…
invece tu, con quella falce in mano,
ci fai morire tutti di paura.
Chi è stato il criminale dell’infame congiura?
Come ha permesso Dio, bontà infinita,
di perpetrare
una feroce beffa universale?
Come credere ancora al Paradiso
se tale messaggera ci deve accreditare?
Duole la mente per il gran pensare!
Essere immondo,
come immondo fu il cuore del tuo autore,
questa notte ti voglio immaginare
con gli occhi verdi-azzurri come il mare,
bocca carnosa, labbra sensuali,
voce suadente, incedere regale,
due braccia eburnee atte a consolare
quelli che, come me, non hanno pace.
Io ti prego di spegnere i miei occhi
bruciati vivi dalle tante notti,
di strapparmi l’Amore che è avanzato
ma non gettarlo via come zavorra:
con la tua stessa mano
riponilo in un cuore appena nato…
potrà vivere ancora.
Sei bella, non potrai farmi alcun male
il caldo seno, turgido di latte,
è dolce come quello di mia madre.
Gabriella Quattrini
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