“Si esprime soddisfazione per il 37% circa di candidature femminili nella lista Uniti nell’Ulivo e per le numerose ed autorevoli donne nelle testa di lista, punto debole che la legge non poteva codificare lasciandolo quindi alla totale discrezionalita’ delle forze politiche.
Il Comitato, cui aderiscono circa settanta associazioni femminili e piu’ di 100 donne autorevoli dei mondi piu’ diversi, ha iniziato un monitoraggio delle candidature alle Europee dopo essersi speso attivamente ed aver presidiato le istituzioni parlamentari perche’ venisse approvata la migliore legge possibile che oggi è messa alla prova nella predisposizione delle liste di partiti e movimenti per eleggere i 78 parlamentari “in nome del popolo europeo”.
Auspichiamo che queste scelte della lista Prodi trascinino anche le altre liste fino a registrare ulteriori incrementi tendenti all’obiettivo del 50%. L’impegno organizzativo ed economico per trasformare le candidate in elette è tuttavia ancora interamente da verificare. Il ricorso a volti già noti, ancorché politicamente importanti, però, la dice lunga sulla necessità che le norme di riferimento della par condicio vengano rispettate e si assicuri presenza equilibrata in campagna elettorale ad uomini e donne nei mezzi di comunicazione. Un impegno che spetta ai partiti, ma anche alla Rai che dovrebbe dichiarare irricevibili presenze per lo più se non addirittura solo maschili nelle tribune elettorali.
A proposito di comunicazione e di informazione politica, prosegue il pressing del nostro Comitato sul CdA della Rai affiancato alla richiesta analoga trasmessa dai presidenti delle Camere anche alla Commissione di vigilanza – su petizione di numerose deputate e senatrici di entrambi gli schieramenti – perché venga mantenuta, anche per il periodo elettorale, una fascia quotidiana della trasmissione Punto Donna della terza Rete Tv condotta da Ilda Bartoloni, con lo scopo di dare voce e volto alle candidate al parlamento europeo, ma anche a quelle che si apprestano a diventare amministratrici e ai loro programmi per i comuni, le province e la regione Sardegna”.
Rita Capponi – Presidente del Comitato pressione e vigilanza leggi elettorali paritarie
Roma 28/04/2004
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