CIAMPI TENGA PRESENTE SIN DA ORA ESIGENZA EQUILIBRIO CORTE

(ANSA) – ROMA, 27 MAG – ”Scegliere con criteri paritetici tra donne e uomini” i due giudici che il Parlamento deve eleggere alla Consulta. E’ quanto chiede il Comitato di pressione per le leggi paritarie, che si rivolge non solo ai due schieramenti e ai loro leader, perche’ diano ”un segnale significativo” alla ripresa delle votazioni, ma anche al capo dello Stato perche’ tenga ”autorevolmente presente l’istanza di equilibrio” all’interno della Corte ”fin da questo difficile momento”. Secondo il Comitato le coalizioni dovrebbero proporre ”rose di candidati”, cosi’ come auspicato dagli esponenti della Margherita Antonio Maccanico e Roberto Zaccaria. ”Solo da una rosa di nomi infatti potranno emergere candidature di eccellenti giuriste – spiega il presidente Rita Capponi -che apporterebbero alla Corte un punto di vista sempre piu’ insostituibile di fronte alle delicatissime questioni su cui ogni giorno e’ chiamata a pronunciarsi”. Il Comitato lamenta che questi ”mesi di inutili votazioni” per la Consulta sono trascorsi ”nell’assenza totale di nominativi di donne”. E fa presente che ”in vista della prossima fine del mandato di Fernanda Contri, siamo sul punto di avere il massimo organo di garanzia costituzionale tutto maschile”. ”Nessun alibi sulla disponibilita’ di competenze femminili”: Capponi a nome della sua associazione fa elenco di ”donne papabili”, indicando tra le altre Lorenza Carlassare, Maria Rita Saulle, Elena Paciotti, Ombretta Fumagalli Carulli, Margherita Raveraira,Simonetta Matone. Se pero’ da Prodi e Berlusconi non arrivera’ il segnale auspicato ”l’ultima speranza – sottolinea- dovremmo riporla nelle due designazioni che il capo dello stato dovra’ fare a novembre”.

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