Comunicato stampa

Presentato oggi a Roma il Comitato di pressione e vigilanza per l’approvazione delle leggi elettorali paritarie

Rita Capponi, fondatrice del Comitato, rilancia: “Massimo una settimana per l’approvazione di un testo base che modifichi le leggi elettorali in senso paritario”.
“Daremo vita a lotte anche drastiche se, entro la prossima settimana, non verrà approvato in Commissione Affari Costituzionali del Senato un testo base politicamente condiviso, da portare in Aula prima possibile per l’attuazione del principio di parità nelle leggi elettorali”: è quanto annunciato da Rita Capponi, fondatrice del Comitato di pressione e vigilanza per l’approvazione di leggi elettorali paritarie, presentato (oggi )a Roma nella Sala Gialla del Senato alla presenza e con gli interventi delle on.li Elisabetta Casellati, Cinzia Dato, Marida Dentamaro, e delle numerose realta’ della politica, dell’associazionismo femminile, del Sindacato, delle Associazioni Datoriali, della cultura ,dell’arte ,della scienza della comunicazione ,del volontariato e di molte donne autorevoli della società civile che già vi hanno aderito.
Atto primo del Comitato sarà dare luogo ad un incontro con il Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, sen.Andrea Pastore e del Relatore, sen.Lucio Malan, per velocizzare l’esame dei disegni di legge che fissano il principio di parità nelle leggi elettorali – di cui sono prime firmatarie le Senatrici Elisabetta Alberti Casellati di F. I. , Cinzia Dato della Margherita e M.Ida Dentamaro di Alleanza popolare -Udeur – e arrivare al più presto all’approvazione del Senato e al passaggio alla Camera dei Deputati.
Come secondo atto, il Comitato procedera’ a forme di decentramento capillare per mettersi al servizio delle donne impegnate nelle istituzioni regionali , supportarle nel lavoro di pressione per l’inserimento dei principi paritari nei nuovi Statuti delle Regioni e nelle nuove leggi elettorali che dovranno essere in vigore per il rinnovo dei prossimi Consigli Regionali.
“Un lavoro improbo e faticosissimo – dichiara Rita Capponi – perché la stesura dei nuovi Statuti sta procedendo a rilento, anche dietro l’alibi di una ambiguità normativa. In realtà è tutto chiaro, manca solo – almeno in alcune Regioni – la volontà politica. Ma il rischio è serio – conclude Rita Capponi – e va sottolineato: non si può andare a votare con leggi incostituzionali ,e cioe’ prive del dispositivo di parita’ sancito dalla Riforma del titolo V perché fiorirebbero una miriade di ricorsi”.Le modifiche delle leggi per l’elezione di camera e senato, del parlamento europeo,dei parlamenti e consigli regionali , di quelli consigli provinciali, comunali e municipali, sono, per la presenza femminile, strettamente legate ed impegneranno quindi il comitato a tutto campo.

Roma, 28 gennaio 2004

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