RITA CAPPONI: VITTORIA DELLA DEMAGOGIA

(ANSA) – ROMA, 18 nov – Una vittoria della demagogia: cosi’ il presidente del comitato per le leggi paritarie, Rita Capponi, giudica il ddl sulle quote rosa. ”Valutiamo – afferma – che il disegno di legge governativo sulle quote rosa, al di la’ della facile propaganda e ammesso che venga approvato dal Parlamento in sostanza non produrra’ effetti per le elezioni politiche del 2006. La vaghezza dei termini usati nel testo aggrava i rilievi che gia’ avevamo fatto all’ emendamento bocciato dal parlamento. Deve essere chiaro – osserva Capponi – che il varo di questo ddl non evita l’incostituzionalita’ della legge elettorale con cui andremo alle elezioni politiche ma potrebbe ottenere l’effetto perverso di aggirare il giudizio di incostituzionalita’ che ci aspettiamo dal presidente Ciampi. Piu’ che una vittoria delle donne come e’ stata definita dalla Prestigiacomo si tratta – conclude – di una vittoria della demagogia”.

IANNUCCILLI (UDEUR) PROPONE EMENDAMENTI A DDL

(ANSA) – NAPOLI, 21 NOV – Dopo l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del disegno di legge presentato dal ministro Prestigiacomo, Sergio Iannuccilli, deputato dei Popolari-Udeur, lancia una proposta sulle ”quote rosa”. ”Il ministro per le Pari Opportunita’ ha proposto all’opposizione una larga intesa e, per dimostrare la disponibilita’ al dialogo e l’assenza di pregiudizi su questioni inerenti la democrazia nella sua piu’ genuina accezione, ho intenzione di presentare alcuni emendamenti al ddl”, annuncia Iannuccilli. Le proposta del parlamentare e’ finalizzata ad incentivare la presenza femminile nelle liste elettorali, ”pur senza stabilire ‘quote’ fisse vincolanti e inutili, perche’ ogni partito deve essere libero di scegliere in base alla propria tradizione politica e all’effettivo valore dei propri militanti, senza discriminazioni sessiste. Tra le proposte – spiega Iannuccilli – chiedero’ un aumento dei contributi statali erogati ai partiti in proporzione alla presenza femminile nelle liste presentate dagli stessi. Una presenza che, beninteso, non deve essere meramente ‘riempitiva’ o subalterna, ma, in modo inoppugnabile, fattiva e pienamente integrata negli organismi dirigenti e dotata di ruoli di responsabilita’ a livello istituzionale”.

VIOLANTE: OK SE LISTA ESCLUSA PER VIOLAZIONI SANZIONI ECONOMICHE NON SERVONO A NULLA

(ANSA) – BARI, 18 NOV – ”Se e’ prevista la norma sulla inammissibilita’ delle liste e’ cosa buona”. Lo ha affermato il capogruppo alla Camera dei Ds, Luciano Violante, in merito alle ”quote rosa”. ”Se invece viene riproposta la misura sulle sanzioni economiche, qualora le quote rosa non siano nelle liste – ha aggiunto – allora la misura non serve a nulla”.

COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’: ADDIO QUOTE CELESTI

(ANSA) – ROMA, 18 nov – ”Finalmente le quote celesti in Parlamento cominciano a correre un serio pericolo, grazie alla tenacia e alla perseveranza del Ministro Prestigiacomo”. E’ il commento di Lucia Borgia, vicepresidente della Commissione Pari Opportunita’, all’approvazione del Ddl sulle quote rosa. ”Perche’ – precisa – le vere quote sono, e tra poco speriamo di poter dire erano, quelle celesti degli uomini, finora blindate su un vergognoso 90% in Parlamento”. ”La Commissione Pari Opportunita’ – continua Borgia – ritiene che e’ il momento di dimostrare la massima unita’ tra le donne – di destra, di sinistra e di centro – perche’ si arrivi in tempi brevi a un testo unico, da ricavare dai tre Ddl, depositati in Commissione Affari Costituzionali, ugualmente tendenti a una equilibrata rappresentanza e a una equa collocazione delle donne nelle liste elettorali. Con almeno il 33% di donne, l’Italia potra’ avvicinarsi agli altri paesi dell’Unione, facendo un salto di qualita’ democratica nel contesto sociale. Questo e’ il salto e qui dovranno saltare i partiti”.

PAGANO: DDL PRESTIGIACOMO HA DESTINO INCERTO

(AGI) – Roma, 18 nov. – “Non e’ giusto illudere le donne”, dichiara la senatrice Maria Grazia Pagano, della presidenza del gruppo Ds. “Un disegno di legge autonomo sulle quote rosa, come quello proposto dal ministro Prestigiacomo e’ destinato ad un iter lungo e accidentato e dall’esito quanto mai incerto, dal momento che siamo ormai a fine legislatura. Oltretutto, si tratta di un testo che per le prossimi elezioni si limita a prevedere la facolta’, e non come sarebbe giusto l’obbligo, di riservare un numero adeguato di candidature alle donne. Noi non rifiutiamo il dialogo con il ministro Prestigiacomo, ma non vogliamo essere strumentalizzate ne’ ingannate. Seguirla sulla strada da lei indicata significa rinunciare a centrare l’obiettivo. Noi non ci stiamo Lo strumento c’e’ ed e’ un altro, quello delle modifiche alla legge elettorale ancora in discussione al Senato. Per questo con le colleghe dell’Unione abbiamo presentato emendamenti mirati. Ora invitiamo a votarli tutte quelle forze politiche che dicono di avere a cuore la presenza delle donne in politica. E prima di tutti ci rivolgiamo proprio alla Prestigiacomo perche’ li sostenga”.

POLLASTRINI: ANNUNCIO DDL SEMBRA ENNESIMO SPOT SE IL GOVERNO LE VUOLE DAVVERO PRESENTI EMENDAMENTO

(ANSA) – ROMA, 18 NOV – ”L’annuncio trionfalistico del Premier e della ministra sul decreto legge per regole di accesso delle donne alla istituzioni da’ la sensazione dell’ennesimo spot”. Lo ha affermato Barbara Pollastrini, responsabile donne della segreteria nazionale dei Democratici di Sinistra. ”Infatti – continua – stiamo vivendo un evidente paradosso: al Senato e’ in discussione la nuova legge elettorale ed esistono emendamenti che prevedono la norma di adeguamento del testo allo spirito costituzionale sulla parita’ di accesso di donne e uomini alla politica. In particolare e’ stata presentata una proposta migliorativa che chiede il 33% di donne collocate a partire dalla testa di lista”. ”Se il governo vuole inserire le cosiddette quote rosa – sottolinea – perche’ non lo fa usando la strada maestra ora, subito al Senato? Perche’ non ripara la grave ferita o votando il nostro emendamento o proponendone altri? Perche’ il premier ancora una volta vuole cercare una via di uscita truccando il gioco con la solita politica degli annunci e dei rinvii? E la ministra puo’ davvero accontentarsi di tutto questo mentre e’ aperta la discussione al Senato”? ”Noi condurremo la nostra battaglia propositiva in aula fino in fondo. Con la stessa trasparenza e limpidezza – conclude la Pollastrini – esamineremo ogni disegno di legge, tenendo fermi principi e traguardi irrinunciabili a partire dal principio dell’inammissibilita’, cioe’ il criterio che le liste non rispettose della legge non devono essere accettate”.

DONNE CENTROSINISTRA: DDL INSUFFICIENTE

(STAMPA) Bene ministro Prestigiacomo ma governo non illuda nessuno Roma, 19 nov. (Apcom) – Quello sulle quote rosa è un un provvedimento insufficiente, malgrado la buona volontà del ministro Prestigiacomo. Inoltre, il Governo non deve illudere nessuno: se davvero avesse avuto intenzione di sostenere le quote rosa, la strada maestra era quella degli emendamenti alla legge elettorale. E’ un giudizio critico, anche se con degli apprezzamenti per il minsitro Prestigiacomo, quello che arriva da alcune esponenti del centro sinistra ed ex ministri dei precedenti governi all’indomani dell’approvazione da parte del consiglio dei ministri del ddl sulle quote rosa. “Misero, minimale, di dubbia efficacia. Una presa in giro. Una trovata elettorale”. Così, in un’intervista a La Repubblica, l’ex ministro Ds Livia Turco, giudica il ddl sulle quota rosa. “Siamo ben lontani dagli standard europei. (…) Si tratta di una norma lasciata alla discrezionalità di chi la attua”. Tuttavia, riconosce Turco, “questo è sicuramente un passo in avanti” anche se, dice rivolgendosi al ministro delle Pari opportunità Stefania Prestigiacomo, c’è “il paradosso di un governo che licenzia il ddl, ma al Senato boccia le modifiche alla legge elettorale con le stesse norme. E’ uno strabismo singolare, un paradosso che la politica si permette quando si parla di donne”.
Secondo Rosy Bindi, ex ministro della Sanità della Margherita, la questione delle quote rosa è più ampia. Intervistata dal Messaggero osserva: “prendiamole come una medicina. Le quote rosa possono essere un rimedio all’emarginazione ma sono una battaglia di retroguardia. Le donne meritano di più. La quota giusta è del 50%”. Quanto all’invito del ministro Prestigiacomo affinché ci sia un voto bipartisan, Bindi replica: “prima di tutto vedremo se questa è una proposta seria o se si tratta di pura propaganda. La sede opportuna per garantire le donne sarebbe stata la legge elettorale non un ddl. (…) Non mi fido – aggiunge Bindi – d’altronde, se ci vuole un governo per farmi collocare al quarto posto nella lista elettorale, preferisco dare battaglia nel mio partito”.
Per l’ex ministro diessino ai Beni Culturali intervistata da La Stampa, Giovanna Melandri, sono tre le osservazioni da fare: “Uno: è senz’altro apprezzabile lo sforzo con cui il ministro, a dispetto di altri suoi colleghi di governo ha portato avanti questa battaglia per una maggior presenza delle donne nelle liste. Due: il governo però non può illudere nessuno. Perché la verità è che hanno abbandonato la strada maestra che era quella degli emendamenti alla legge elettorale, oggi al Senato verso i quali la maggioranza ha mostrato una totale indisponibilità”. Quindi, aggiunge, “io credo che l’appello vada comunque raccolto. Ma sia chiaro che questo è solo un ripiego ma, terza osservazione, non garantisce affatto l’approvazione della legge in questa legislatura perché i tempi sono strettissimi”. Entrando nel merito della proposta, aggiunge Melandri, “c’è un punto di dissenso serio: non è adeguata una multa per sanzionare i partiti inadempienti. Lo abbiamo visto alle europee, dove le sanzioni pecuniarie non sono state sufficienti a modificare atteggiamenti inveterati dei partiti, di tutti, anche se il mio meno di altri”. Secondo Melandri, “è necessario che la sanzione sia rendere inammissibile la lista che, nel ddl viene proposta solo per le elezioni del 2011. No, deve valere anche per le prossime”.

BORSELLINO: PARTECIPAZIONE DONNE SEGNO DEMOCRAZIA

(AGI) – Palermo, 19 nov. – “La presenza delle donne nella vita politica ed istituzionale e’ un valore imprescindibile”. Lo ha detto Rita Borsellino, candidata alle primarie de l’Unione siciliana, rispondendo alle sollecitazioni dell’associazione Emily sulle quote rosa. “Garantire la partecipazione di donne capaci alla vita politica – aggiunge – e’ segno di trasparenza e democrazia. La mia candidatura, rappresenta gia’ un impegno in tal senso. Mi battero’ per far si’ che la legge approvata all’Assemblea regionale sul riequilibrio della rappresentanza diventi realta’, invitando i partiti che mi sostengono a rispettare l’alternanza uomo-donna all’interno delle liste”.

BINDI: SU QUOTE ROSA GOVERNO NON E’ CREDIBILE

Lamezia Terme, 19 nov. – (Adnkronos) – ”Questo governo non e’ credibile sulle politiche per la donna, perche’ non ha mai fatto una politica per le donne”. Lo ha detto l’ex ministro della sanita’ e deputato della Margherita Rosy Bindi commentando a Lamezia Terme, a margine della convention della Margherita dal tema ”Il Sud non puo’ aspettare”, il provvedimento adottato dal governo che introduce le quote rosa nelle liste elettorali. ”Al momento il provvedimento – ha spiegato la Bindi – non e’ stato nemmeno partorito, ma solo concepito. Il parto avverra’ se il disegno di legge della volenterosa Prestigiacomo sara’ approvato in Parlamento”. La Bindi dubita che governo e maggioranza riusciranno ”ad applicare quel disegno di legge nella prossima campagna elettorale, perche’ se avessero voluto farlo avrebbero dovuto inserire le quote rosa in maniera dignitosa nella nuova legge elettorale sin dall’inizio”.

BINDI. ALLE DONNE IL 50 PER CENTO CANDIDATURE DA GOVERNO SOLO ELEMOSINA, LE VERE NORME LE FAREMO NOI

(ANSA) – LAMEZIA TERME (CATANZARO), 19 NOV – ”Le vere quote rosa le faremo noi perche’ quelle approvate dal Governo sono soltanto elemosina”. Lo ha detto, parlando con i giornalisti a Lamezia Terme a margine della convention sul Mezzogiorno, Rosy Bindi, deputato della Margherita. ”Se si vogliono realmente rispettare i diritti delle donne – ha aggiunto Rosy Bindi – occorrera’ riservare loro il 50% delle liste. Sulle quote rosa il Governo Berlusconi non e’ credibile. Si canta vittoria, ma non siamo nemmeno al parto di questo importante provvedimento. Direi che siamo appena al concepimento. Si potra’ parlare di provvedimento definitivo soltanto quando il disegno di legge della volenterosa Prestigiacomo sara’ approvato in Parlamento. Dubito, comunque, che facciano in tempo per la prossima campagna elettorale anche perche’ se avessero voluto varare questa importante novita’ avrebbero dovuto inserire le quote nella nuova legge elettorale. La verita’ e’ che questo Governo non ha mai voluto fare nulla per le donne”.

FINI: DDL QUOTE ROSA NON E’ A PERDERE O PROPAGANDISTICO
QUALIFICANTE PER PARLAMENTO SE VERRA’ APPROVATO CON CONSENSO OPPOSIZIONE

Bologna, 19 nov. (Adnkronos) – Il disegno di legge sulle quote rosa? ”Ci auguriamo che venga approvato e, se vi sara’ consenso da parte dell’opposizione, sara’ un fatto qualificante per il parlamento”. Il ministro degli Esteri e presidente di An, Gianfranco Fini, questa sera a Bologna per partecipare al convegno ‘Il futuro? A destra’, auspica che il ddl possa essere approvato anche dall’opposizione e ribadisce che ”non e’ un disegno di legge a perdere, come qualcuno pensa”. Dopo aver ricordato che il disegno di legge ”reca anche la mia firma e l’ho posta convintamente”, il presidente ha ribadito che ”An fara’ tutto quello che potra’ perche’ venga approvato”. ”Non si tratta, come qualcuno sostiene, di un disegno di legge varato -ha fatto presente Fini- solo per ragioni simboliche e propagandistiche”.

RUTELLI: SPERIAMO GOVERNO NON ABBIA FATTO FINTA

“Inopportuno parlare di candidatura vedova Fortugno” Lamezia Terme (CZ), 19 nov. (Apcom) – Interrogato dai giornalisti sulla questione delle quote rosa, Francesco Rutelli ha detto di augurarsi che “il governo non abbia fatto solo finta” e che “affronti la questione delle quote e le porti in aula veramente”. Comunque, ha notato il presidente della Margherita, si tratta “di un provvedimento modesto, soprattutto per quanto riguarda la percentuale”. Alla domanda su una possibile candidatura in Parlamento di Maria Grazia Laganà, vedova di Francesco Fortugno, Rutelli ha risposto: “Oggi ho parlato a lungo con Maria Grazia, lei è una aderente alla Margherita, è stata una animatrice del nostro partito nel suo territorio. E noi non le faremo manca requella solidarietà che oggi deve essere concreta. Parlare del suo impegno in politica oggi è inopportuno, perchè non è il caso di metterla in campo all’indomani di una tragedia così grande. Tutti però devono sapere che lei è da sempre una persona impegnata in politica.E’ dunque nella sue mani la scelta di come proseguire la battaglia e l’azione civile di Francesco Fortugno”.

GIOVANI DIESSINE: FINTA VITTORIA PRESTIGIACOMO
GOVERNO NEMICO DELLE DONNE, DA OGGI MOBILITAZIONE

(ANSA) – ROMA, 18 nov – L’associazione Anna Lindh, ”rete delle giovani donne vicine ai Ds” da’ un giudizio negativo del disegno di legge sulle quote rosa, ed annuncia una mobilitazione a partire da oggi. A Stefania Prestigiacomo, ministro delle pari opportunita’ e promotrice del disegno di legge, l’associazione chiede ”di non nascondersi dietro finte vittorie”. ”Il suo – afferma l’associazione – e’ un governo nemico delle donne e del rinnovamento: e’ questa la verita’ e noi ci impegneremo a diffonderla a tutte le donne italiane”. ”Se veramente il governo Berlusconi avesse intenzione – prosegue il comunicato – di garantire una presenza femminile maggiore di quella del Botswana, potrebbe cominciare votando gli emendamenti sulle quote rose alla legge elettorale e cancellando il meccanismo dell’ammenda che permette di comprare l’assenza delle donne”. ”E’ una vergogna”, commentano le giovani diessine, aggiungendo poi di aspettare per sapere ”cosa sceglieranno i maschi della maggioranza: rinunciare alla poltrona o pagare una multa?”.

BORDON: DDL QUOTE ROSA RISCHIA DI ESSERE SOLO PIA INTENZIONE
DIALOGO POSSIBILE SE NORME APPROVATE PRIMA DI LEGGE ELETTORALE

Roma, 18 nov. (Adnkronos) – Il ddl sulle quote rosa approvato oggi dal Cdm ”rischia di rientrare nel novero delle pie intenzioni” e comunque il ministro Prestigiacomo non scambi quello che ”e’ un topolino per una montagna”. Lo ha detto il presidente dei senatori della Margherita, Willer Bordon, sottolineando i pochi mesi di legislatura ancora a disposizione delle Camere. Il presidente dei senatori Dl, tuttavia, non chiude la porta al dialogo bipartisan invocato dal ministro delle Pari opportunita’. Una prova di buona volonta’, intanto, ”potrebbe essere lo stralcio dal testo del ddl delle norme relative alle elezioni politiche”, il conseguente inserimento delle quote rosa nella nuova legge elettorale che dovrebbe cosi’ tornare alla Camera. Bordon indica anche un’altra possibilita’: ”Ripartiamo insieme dal ddl sull’argomento presentato da Cinzia Dato, Giuliano Amato e Rita Levi Montalcini”. Ma deve essere chiaro, ha aggiunto Bordon, che ”le quote devono essere obbligatorie davvero, magari anche a scapito della quantita’, perche’ non basta una semplice multa, perdipiu’ irrisoria. Infine, il progetto di legge deve concludere il suo iter prima dell’approvazione della nuova legge elettorale. Scommetto una cena con il ministro che, altrimenti, delle quote rosa non si fara’ nulla…”.

GERMONTANI (AN): ANCHE QUESTA RIFORMA CENTRODESTRA

(AGI) – Roma, 18 nov – “Oggi il Consiglio dei Ministri ha onorato l’impegno della coalizione di governo di introdurre nella legislazione italiana quelle ‘quote rosa’ che nei giorni scorsi erano diventate un caso politico.Anche questa e’ dunque una riforma che il governo di centro destra puo’ aggiungere alla lunga lista delle riforme gia’ fatte in questa legislatura.” E’ quanto ha dichiarato Maria Ida Germontani, membro della Direzione Nazionale di Alleanza Nazionale, nominata dal Presidente di AN garante delle candidature femminili nelle liste di AN a commento dell’approvazione del DDL sulle cosiddette quote rosa da parte del l’odierno Consiglio dei Ministri. “Un disegno di legge – ha detto Maria Ida Germontani – che e’ stato approvato grazie alla tenacia del Ministro Prestigiacomo come e’ stato riconosciuto anche dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi”. “A nome del mio partito e per l’incarico che mi ha conferito il Presidente Fini voglio esprimere l’impegno di Alleanza Nazionale a sostenere l’iter legislativo del provvedimento finche’ non sara’ definitivamente approvato dal Senato e dalla Camera. Infatti, solo un iter parlamentare privilegiato e l’impegno dei partiti di governo a presentare nelle loro liste una consistente presenza femminile possono davvero produrre risultati eccezionali gia’ dalla prossime elezioni”. “Insomma, oggi – ha concluso Maria Ida Germontani – posso dirmi doppiamente soddisfatta: per la promessa mantenuta dal governo di centro destra e per l’impegno mai venuto meno del Presidente Fini , il quale con le parole e con i fatti costituisce l’autentica garanzia di partecipazione politica per le donne di Alleanza Nazionale “.

FONDAZIONE BELLISARIO: ATTO POLITICO IMPORTANTE

(ANSA) – ROMA, 18 nov – ”E’ una notizia che mi riempie di gioia e un atto politico importante per il nostro sistema democratico, ma saremo realmente soddisfatte quanto l’iter parlamentare sara’ ultimato e il rispetto dell’art. 51 della nostra Costituzione, che sancisce ‘condizioni elettive di uguaglianza fra uomini e donne’, finalmente garantito dalla legge”. Lo afferma Lella Golfo, Presidente della Fondazione Bellisario, riferendosi all’approvazione del ddl sulle quote rosa. Golfo – riferisce un comunicato – ha detto di apprezzare il lavoro del ministro Stefania Prestigiacomo e – dice la presidente – ”come membro della Commisione Pari Opportunita’ posso testimoniare, senza tema di smentita, la fermezza e la determinazione con cui il Ministro si e’ battuto all’indomani della prima bocciatura delle ‘quota rosa’ alla Camera. Oggi continua – abbiamo messo un tassello importante. E le dichiarazioni del Presidente del Consiglio sono incoraggianti. Si stanno creando le premesse, dunque, affinche’ la prossima competizione elettorale veda non solo una percentuale maggiore di donne in lista ma un numero accettabile di donne elette. Fino ad allora conclude la Presidente della Fondazione Bellisario- e’ necessario monitorare l’iter parlamentare e instaurare un dialogo proficuo con i partiti e con i loro segretari affinche’ inseriscano nelle proprie liste candidate preparate e con forte personalita’, rappresentative delle capacita’ e dei contributi che il mondo femminile e’ in grado di offrire alla politica e a tanti altri settori del nostro Paese”.

BONIVER: FINE SFRATTO DONNE ITALIANE IN POLITICA
BRAVA LA PRESTIGIACOMO AD AVER RIPROPOSTO PROVVEDIMENTO

(ANSA) – ROMA, 18 nov – L’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del ddl che prevede le quote rosa per la prossima consultazione elettorale rappresenta per Margherita Boniver ”la fine dello sfratto delle donne italiane in politica”. Secondo il sottosegretario agli Esteri questo disegno di legge segna ”un bel passo avanti verso il riconoscimento del grande potenziale femminile, in ogni campo, incluso quello politico, molto mortificato in questi ultimi tempi”. ”La bravura della Prestigiacomo – ha commentato ancora Boniver – sta nell’aver riproposto e fatto approvare dal Consiglio dei ministri il concetto squisitamente costituzionale, malgrado quello che dice Giovanardi, della parita’ tra uomo e donna”. ”Le quote rosa, che spero siano approvate al piu’ presto, rimangono comunque un mezzo molto qualificante per l’azione di un Governo dove sia il premier Berlusconi che il ministro Fini hanno dato piena autorevolezza ad un principio democratico basilare”, ha detto ancora il sottosegretario agli Esteri.

CISL DONNE: ALLE POLITICHE CON NUOVE REGOLE

(ANSA) – ROMA, 18 nov – Il Coordinamento nazionale donne Cisl ribadisce la necessita’ di andare alle prossime elezioni con una regola elettorale per un riequilibrio della rappresentanza tra donne e uomini. ”Questa – ha detto Annamaria Parente, responsabile del coordinamento – deve essere una conquista trasversale di uomini e donne per il bene della democrazia italiana, al di la’ dei giochi politici e di schieramento. Come donne Cisl continueremo a batterci, anche al nostro interno, perche’ la questione femminile sia definitivamente risolta. Nei prossimi giorni – ha aggiunto – continueremo a fare pressione presso il Senato perche’ la bocciatura delle quote rosa alla Camera sia sanata”.

GIOVANARDI: SONO RIDICOLE E INCOSTITUZIONALI (REP.)
“Non credo faranno molta strada”

Roma, 19 nov. (Apcom) – “A mia figlia Chiara se parlo di quote rosa scappa da ridere: e anche a me. Voglio proprio vedere quanti voti prende in parlamento… comunque anche se venisse approvato, la Corte costituzionale lo casserà perché viola l’articolo 3 della Carta e anche il 51”. In un’intervista a La Repubblica, il ministro per i rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi non ha dubbi nell’esprimere un giudizio critico sul ddl sulle quote rosa approvato ieri dal consiglio dei ministri. Secondo Giovanardi, tra i parlamentari che hanno votato no in Aula agli emendamenti sulle quote rosa alcune settimane fa, “può darsi che ci sia stata la paura di perdere il posto per alcuni dei 452 che hanno votato ‘no’ alla Camera, sull’emendamento quote rosa, ma se tanti sono stati contrari non può essere solo una questione di autoconservazione. Ci sono anche ragioni più nobili, rispettose del ruolo delle donne senza riserve indiane”. Infine, alla domanda su quante possibilità hanno le quote rosa di entrare in vigore già nel 2006, Giovanardi risponde. “non credo faranno molta strada”.

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