… E aprendo quel cassetto
mi catturò nell’anima
l’innatural visione
di tre conchiglie bianche,
frammiste a cianfrusaglie
nel fondo lì a giacer…
Che fate poverelle,
dai giorni d’onda e mare
abbandonate…
Di cieli e arcobaleni,
più non ricordate?
E le carezze lievi
della sensuale sabbia,
solare scia argentata
morbida al vostro cuor
non rammentate?
Che fate?
Or sol la mano
che trepida vi trasse
ai languidi meriggi
vi consola…
Or solo un pallido ricordo
custodite
nel vostro seno vuoto
ove la perla
di fulgida bellezza,
muto lo sciabordio
fu innanzi tempo
avulsa
al tremulo corallo.
Gabriella Manzini
Commenti