l giudice ha condannato a due mesi (pena sospesa) ciascuno dei coniugi settantenni sassolesi accusati dalla figlia di perseguitarla per vedere i nipoti. La condanna non è però per il reato di stalking, bensì per molestie continuate. I condannati annunciano già il ricorso in appello di Carlo Gregori

viol1715 - CONDANNATI 
 A DUE MESI CIASCUNO I "NONNI STALKER" DI SASSUOLO

SASSUOLO.Sono stati condannati dal tribunale di Modena a due mesi a testa per molestie (e non per stalking) i nonni sassolesi di 71 e 70 anni accusati di essere troppo invadenti nei confronti della figlia. L’anziana coppia era stata accusata negli anni scorsi di ‘intrusioni in casa, appostamenti, pedinamenti, telefonate continue’ dopo che la figlia aveva deciso di interrompere i rapporti con loro e addirittura cambiare provincia per divergenze nell’educazione della bambina, che ora ha 11 anni.
“Non sono contenta – dice la nonna subito dopo il verdetto – questa sentenza comunque non mi permette di chiedere al tribunale di incontrare i miei nipoti: la pi grande ha ormai 11 anni, il più piccolo, nato nel 2010, non l’abbiamo mai visto”. Di segno contrario invece il commento del legale della figlia, l’avvocato Duccio Cerfogli: “Il nostro obiettivo stato raggiunto: stato dimostrato che quello che sostenevano i figli era vero, che la condotta dei nonni stata giuridicamente sbagliata”.
Il reato si sarebbe consumato tra il marzo e l’ottobre del 2010. Per la prima parte, vale a dire fino a luglio, subentrata la prescrizione. I nonni invadenti sono difesi dall’avvocato reggiano Carmen Pisanello che ha annunciato il ricorso alla Corte d’Appello. All’inizio il rapporto ordinario tra genitori e nonni, dopodich la relazione si incrina, cominciano i primi malumori e le visite di diradano fino a terminare definitivamente.
Nonni e figlia si scambiano le accuse di non saper gestire la bambina, una pur accesa controversia familiare finisce nelle aule di tribunale. Tra gli episodi al centro del processo, il presunto tentativo da parte del nonno di manomettere la macchina della figlia per impedirle di andare a prendere la bambina, le insistenze dei nonni nel voler vedere la nipotina all’asilo nel giorno del terremoto nel Modenese, i pedinamenti dei camion dei traslochi quando la figlia decise di trasferirsi nel Reggiano, addirittura la richiesta da parte dei nonni della revoca della patria potesta, circostanza smentita dagli anziani coniugi. In attesa delle motivazioni, il giudice ha deciso un risarcimento danni da stabilire eventualmente in sede civile e il pagamento delle spese giudiziarie a carico dei nonni: 2.500 euro. Il pm aveva chiesto, all’inizio, una condanna a un anno per entrambi. (21 luglio 2015).

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