Il graffio della piuma (EdiLet 2017, pp. 312, Euro 16) raccoglie 30 saggi critici su altrettanti libri di poetesse valide ma semiconosciute, nel migliore dei casi, o completamente ignote e talora esordienti: tutte fuori dal “coro”, libere dai giochi di potere, e dunque da scoprire e apprezzare semplicemente per le pagine che scrivono. Queste letture spregiudicate si delineano -secondo una caratteristica tipica della saggistica di Marco Onofrio- come percorso estetico a tutto campo, ricco di implicazioni filosofiche e suggestivi richiami culturali, che consente nella fattispecie un monitoraggio insolito e alternativo della migliore produzione poetica italiana contemporanea “al femminile”.
Si parla delle opere in versi di:
Giuseppina Amodei, Mariella Berardi, Alberta Bigagli, Giorgina Busca Gernetti, Laura Canciani, Maria Cardi, Paola Cefalì, Elena Clementelli, Francesca Di Castro, Ilaria Drago, Elena Falgheri, Sandra Lucentini, Serena Maffìa, Maria Grazia Maramotti, Tiziana Marini, Monica Martinelli, Sonia Miranda, Chiara Moimas, Gabriella Montanari, Chiara Mutti, Rita Pacilio, Patrizia Pallotta, Verena Penna, Antonella Radogna, Daniela Raimondi, Rosa Riggio, Antonella Rizzo, Laura Sagliocco, Silvia Santirosi, Anna Ventura.
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