ska - Consulta delle Donne Wanda Montanelli

Quando sentiamo parlare di violenza ci vengono subito in mente gli schiaffi, i pugni, le percosse, insomma tutto quel che si concretizza in aggressione fisica e ben visibile. In realtà ne esiste anche un altro tipo, più subdola e nascosta, capace di fare del male ben più di un pugno o di uno schiaffo.
Sto parlando della violenza psicologica, una vera e propria forma di devastazione brutale della psiche e dell’anima, che è preceduta dalla manipolazione relazionale, una sorta di lavaggio del cervello che porta la vittima a subire umiliazioni, denigrazioni e vessazioni di ogni sorta.
Questo lento, inesorabile annientamento della personalità dell’altro è conosciuto anche con l’inquietante nome di “vampirismo energetico” e il nome è davvero molto eloquente. Il vampiro, nel folklore e nella letteratura, succhia il sangue delle vittime privandole, quindi, della linfa vitale, ovvero dell’esistenza stessa.
Più o meno ciò che fa il manipolatore. Quest’ultimo, infatti, attraverso un meccanismo perverso di denigrazione, umiliazione, privazioni e offese via via più pesanti, priva la vittima dell’energia vitale, ovvero dell’autostima, della grinta che serve per vivere, dell’amore per la vita.
I vampiri energetici, esseri senza alcuna sensibilità o sentimenti, hanno “bisogno” di annullare l’indole di chi dicono di amare perché covano odio e invidia verso chi ha una personalità strutturata, cioè proprio ciò che manca loro.
Non solo: per “sopravvivere” rivolgono la loro nefasta attenzione nei confronti di uomini e donne in apparenza ben solidi e strutturati, approfittando, magari, di una debolezza (ne abbiamo tutti) o di un periodo difficile (anche in questo caso può capitare a chiunque, è del tutto umano).
Dobbiamo inoltre ricordare che i manipolatori-vampiri non soltanto sono pericolosi per la nostra vita e il nostro futuro, ma sono sia uomini che donne; può trattarsi del compagno, del marito, della moglie, non c’è alcuna distinzione da questo punto di vista, benché le donne siano troppo spesso i soggetti più colpiti, le vittime che trovano enormi difficoltà a liberarsi dal loro carnefice. Tutto ciò di cui vi sto parlando era quasi sconosciuto anche a me.
Avevo sentito parlare di manipolazione, di violenza psicologica, ma i libri della dottoressa Cinzia Mammoliti mi hanno davvero aperto gli occhi e le informazioni che ho condiviso con voi sono proprio il frutto di queste letture. “I serial killer dell’anima” e “Il manipolatore affettivo e le sue maschere”, ed. Sonda, sono due vere e proprie guide, scritte in maniera eccellente, che vorrei consigliare a tutti, per la serietà dell’autrice e della sua esposizione chiarissima che spalanca le porte di una nuova consapevolezza su una piaga nascosta della nostra società e di cui ancora non si parla abbastanza.
Nei due libri vengono date descrizioni esaustive degli identikit dei possibili manipolatori, corredati da storie vere, di donne che si sono letteralmente perse dietro a falsi amori e hanno faticato non poco per ritrovare la serenità e la fiducia perdute nel mondo e nel prossimo. Queste storie sono puntualmente analizzate dalla dottoressa, che spiega in che modo le vittime sono cadute nella rete dei manipolatori e ricollegando traumi e fragilità del passato a errori del presente delle vittime.
Troppo spesso, poi, come spiega Cinzia Mammoliti, le conseguenze della manipolazione psicologica rimangono impresse nella memoria e nel cuore delle vittime, creando reazioni molto particolari, tali da dare vita a una vera e propria sindrome nota come TDN (trauma da narcisismo, individuato dal Prof. Pier Pietro Brunelli) o SDMR (Sindrome da Manipolazione Relazionale, agli studi Cinzia Mammoliti/Francesca Sorcinelli).
Cinzia Mammoliti offre al lettore tutti gli strumenti per comprendere e difendersi al meglio dal vampirismo energetico, aggiungendo ai casi trattati, alla spiegazione del concetto e all’esatta terminologia, una bibliografia e una filmografia precise e ampie con cui il lettore può approfondire gli argomenti trattati.
L’autrice ci spinge a prendere coscienza di un comportamento meschino e crudele di cui tutti potremmo essere vittime potenziali. Dobbiamo imparare a riconoscere il manipolatore e fuggire il prima possibile. Prima che sia troppo tardi.

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