stafspoleto - Consulta delle Donne Wanda Montanelli

Scuola S. Beatrice –Classe 5° A
Giovedì, 5 Febbraio 2009

La 5° A della Scuola S. Beatrice aveva gia ricevuto dall’ UDI un riconoscimento per aver scelto di sviluppare il tema del voto alle donne, nell’ambito di un concorso scolastico indetto tra cinque scuole, il cui titolo era “Sana e robusta Costituzione”. Si era convenuta con l’insegnante, Renata Zucchi, l’opportunità di approfondire l’argomento con i bambini, dal momento che la classe si era mostrata molto interessata e sensibile. Preso l’impegno – in questi casi soddisfare le aspettative dei bambini è un dovere – mi sono sentita “ insufficiente” al compito e mi sono rivolta a Claudia Mattia per documentarmi. Il documento che Claudia ha elaborato, con il generoso intento di darmi un supporto, mi ha convinta subito che era un lavoro per due e che la più adatta a tracciare il filo della Storia era lei stessa. Così è nata la sinergia che questa mattina ci ha condotte all’intervento in questa classe.
Una classe all’altezza della situazione, le bambine erano netta maggioranza ma l’attenzione era alta anche da parte dei maschietti.
Abbiamo introdotto l’argomento affiggendo sulla lavagna i ritratti foto-biografici delle 21 Madri Costituenti e Claudia ha affrontato la narrazione/lezione.

Carla Cantatore
Ho fatto la mia parte.

Quei grandi occhi sgranati su di me mi hanno fatta sentire “sotto i riflettori”. I bambini sono spettatori attenti e diretti che interagiscono con le parole attraverso i loro corpi e le loro espressioni. Loro erano interessati e inclinati in avanti. Ci hanno accolte dedicandoci un’ora intensa, attenti alle immagini delle 21 Costituenti e al racconto delle altre madri: Suffragette, Emancipazioniste, Donne protagoniste della nostra storia e del nostro percorso di cittadinanza al femminile.
Ho descritto un po’ la situazione storica, è stato necessario (affronteranno il ‘900 solo alle medie) anche perché, diversamente da come la storia ci è trasmessa, i fatti prendevano tutti nomi femminili, le lotte e le conquiste anche e, da quel momento, tutto per me è stato più fluido e naturale.
Insieme, con Carla, credo di aver raggiunto l’obiettivo, abbiamo lasciato delle immagini nuove ai loro occhi, e soprattutto abbiamo parlato di una tradizione storica femminile che non si è mai interrotta, che è stata capace di modificarsi con gli eventi, proprio come ha fatto l’UDI, modificando il proprio nome con quel “Donne in Italia” che Carla ha descritto. Ho messo metaforicamente sui loro banchi un insieme di curiosità e di notizie spesso dimenticate che fanno parte della storia di oggi e perciò del loro futuro, degli input che potranno approfondire in seguito. Naturalmente abbiamo, nel contesto e alla fine, mostrato la proposta di Legge 50E50 e non ci siamo fatte sfuggire la possibilità di accennare alla Staffetta. Abbiamo lasciato anche un po’ di foglietti per chi volesse scrivere qualcosa da mettere nell’anfora e promesso che saranno invitati a Marzo, quando la Staffetta arriverà.
Abbiamo lasciato a disposizione, insieme alle fotocopie di vari articoli e materiali che avevamo portato, una copia del testo preparato da Claudia, informando l’ insegnante e la classe che l’Archivio dell’ UDI ha tutto sulla storia delle Donne.
Useranno questo materiale per fare una relazione su quanto hanno ascoltato stamattina e ce la invieranno (abbiamo lasciato i nostri indirizzi di posta elettronica) e… la cosa non guasta se avrà seguito, la maestra Renata ci ha chiesto spontaneamente se c’era un c/c a cui mandare eventuali contributi.
Le abbiamo regalato un calendario pregandola di leggere tutto il documento e dicendole che avrebbe trovato tutto scritto lì.
Ci è piaciuto, ci si stanca volentieri in certi casi.

Claudia Mattia

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