“E’ inaccettabile che le donne italiane, ancora oggi, non possano avere stipendi equiparati alle mansioni che ricoprono”. Lo ha dichiarato con una nota la vicepresidente della Consulta femminile per le Pari Opportunità del Lazio, Federica De Pasquale, commentando il sondaggio realizzato da ‘alfemminile.com’.
“Questa fotografia – continua – fa emergere una realtà purtroppo molto diffusa e sulla quale bisognerà intervenire visto che i dati ci dicono che le donne non solo sono mediamente più preparate degli uomini, ma riescono anche in condizioni difficili a coniugare con efficacia la vita familiare a quella lavorativa. Sulla stessa lunghezza d’onda l’ Istat che ci dice che le donne mostrano una maggiore propensione a proseguire gli studi: le diplomate che si iscrivono all’università sono quasi il 70%, a fronte del 57% dei diplomati maschi”.
“Abbiamo peraltro fallito in Italia l’obiettivo della Strategia di Lisbona che prevedeva il raggiungimento del 60% per l’occupazione femminile. Mentre dobbiamo ricordarci che la parità di genere costituisce uno dei presupposti per la crescita sostenibile, per la competitività e la coesione sociale. E – ha concluso De Pasquale – va vista soprattutto come investimento a lungo termine, necessario anche per incrementare il Pil dei singoli Stati. L’obiettivo dovrà essere quindi quello di rispettare le linee tracciate da Ue2020 ”.

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